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Elezioni, tour dei candidati sindaci nel centro storico morente

23 maggio 2024 | 17:19
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Elezioni, tour dei candidati sindaci nel centro storico morente

Nessuno di loro vive o lavora nell’esagono. Il gruppo Migliorare: “Dalla stazione il degrado avanza come una malattia”

REGGIO EMILIA – Non solo i negozi sfitti con le relative vetrine in abbandono (424 secondo un’analisi del Politecnico di Milano), ma anche decoro urbano inesistente, insicurezza, fenomeni di microcriminalità e affitti alle stelle che strangolano i negozianti. Sono alcuni dei problemi denunciati da residenti e commercianti del centro storico di Reggio Emilia che i candidati a sindaco della città del Tricolore hanno potuto constatare nel corso del “tour” promosso oggi dal gruppo “Migliorare”.

Fabrizio Aguzzoli di Coalizione civica, Marco Massari del centrodestra, Giovanni Tarquini sostenuto dal centrodestra, Paola Soragni del Movimento per Reggio, Hasbi Vladimir Sabillon di Pane Pace e Lavoro e Giuliana Reggio, candidata di Alleanza civica sono stati guidati lungo la via Emilia- con tanto di soste nei punti “di interesse”- dai portavoce del gruppo Andrea Bottazzi e Marco Merola, titolare di due attività dell’esagono.

Il primo pungolo agli aspiranti primi cittadini arriva già all’inizio della passeggiata. “Molti commercianti ci hanno riferito che la sera hanno paura e, soprattutto di inverno, si chiudono dentro ai negozi”, sottolineano Merola e Bottazzi, camminando tra le prime attività chiuse e lasciate in abbandono e piccoli cumuli di rifiuti “che nei giorni di mercato vediamo spesso”. Il secondo pugno nello stomaco per un eventuale turista – magari arrivato con la Mediopadana che invece “viene usata solo per andare fuori Reggio” – arriva a metà della via Emilia, in corrispondenza del Mercato coperto. A pochi metri da una targa che ricorda il punto in cui la città venne fondata in epoca romana, bivaccano infatti, in un normale pomeriggio lavorativo, due barboni (uno stordito dal vino) che hanno eletto quel tratto di marciapiede a loro ritrovo abituale.

tour

Il mercato coperto poi, aggiunge Migliorare, “quando c’erano i vecchi banchi, magari bistrattati, era una vena che portava linfa al centro storico e su questa struttura c’era una aspettativa immensa, ma non è andata come si sperava”. Il flop di “Eat & Meet” ha infatti a cascata prodotto la desertificazione di una delle vicina via Guidelli, un tempo una delle più chic di Reggio, che collegava al mercato di piazza San Prospero (spostato dopo la riqualificazione).

“Via Guidelli – dicono le titolari di due dei pochi negozi rimasti – sta diventando una strada fantasma. Piazza San Prospero è viva e funziona, ma solo la sera, mentre noi lavoriamo di giorno”. La tappa successiva è stata in via Roma dove “ormai non ci sono negozianti ma eroi” e fino in corso Garibaldi (dove la spina nel fianco è il recente allargamento della ztl), passando per angoli usati come bagni pubblici (tipo vicino all’ex cinema Ambra) o come piazze di spaccio (è il caso del parcheggio Aci). Capitolo a parte per vicolo Trivelli, che “una volta era puro lusso ed ora non è più niente”.

Insomma “potevamo partire dalla zona stazione – dicono gli esponenti di Migliorare – ma il degrado è una malattia che sta avanzando”. Il gruppo chiede quindi “un approccio non politico ma imprenditoriale ai problemi del centro storico” e azioni concrete, come “aiuti del Comune sugli affitti, un manager dedicato, politiche per renderlo più accessibile, e un brand che punti sull’attratività turistica”.

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Dopo aver donato un libro ai candidati – nessuno dei quali, è emerso, vive o lavora nell’esagono – hanno dato loro di nuovo appuntamento sei mesi dopo le elezioni, per lo stesso giro volto a verificare cosa è cambiato. Giovanni Tarquini, che per 10 anni ha avuto lo studio in centro, evidenzia:”La situazione è gradualmente peggiorata negli anni: a destare allarme erano prima le comunità di cinesi, ora ci sono molti altri temi” (Fonte Dire).