Anzola, ex vigilessa uccisa, disposto il carcere per l’indagato

Gualandi, è stato sentito per quasi un’ora e mezza oggi in Tribunale, rispondendo alle domande del gip sull’omicidio di Sofia Stefani
BOLOGNA – Giampiero Gualandi, l’ex comandante 62enne della polizia locale di Anzola Emilia, accusato dell’omicidio di Sofia Stefani, 33 anni, ex vigilessa andrà in carcere. Lo ha disposto il Gip del tribuale di Bologna, Domenico Truppa. Dopo l’udienza e l’interrogatorio, il giudice ha quindi accolto la richiesta della Procura, che coordina le indagini dei carabinieri, ravvisando la gravità degli indizi a carico dell’indagato. Il fermo non è stato convalidato, perché non è stato ritenuto sussistente il pericolo di fuga. Ma è stata comunque valutata l’esigenza cautelare.
Gualandi, è stato sentito per quasi un’ora e mezza oggi in Tribunale, rispondendo alle domande del gip sull’omicidio di Sofia Stefani. La tesi della difesa è stata ribadita questa mattina all’interrogatorio in aula: si sarebbe trattato di un episodio del tutto involontario. La responsabilità di Gualandi, come sostiene il suo avvocato Claudio Benenati, c’è perché l’arma è sua e il colpo, nella sede del comando di Anzola Emilia, è partito dalla sua pistola, per errore, a quanto risulta forse durante un diverbio.
Il tutto sarebbe durato pochi minuti. È in discussione invece l’intenzionalità di far partire il colpo, che secondo la difesa non avrebbe logica. “Confidiamo che si accerterà a breve anche tutto questo. Abbiamo reso un interrogatorio questa mattina con cui abbiamo chiarito ogni aspetto, ora aspettiamo la decisione del giudice e gli accertamenti degli inquirenti”, ha detto il legale, raggiunto al telefono dopo l’udienza.