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Vecchi: “Sicurezza problema vero, ma non sia politicizzato”

18 aprile 2024 | 14:46
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Vecchi: “Sicurezza problema vero, ma non sia politicizzato”

Il sindaco ha partecipato al dibattito di Cna sul problema della sicurezza nella nostra città

REGGIO EMILIA – Che ruolo rivestono oggi i media nel comunicare la sicurezza ai cittadini? Reggio Emilia è davvero così pericolosa come sembra oppure ci troviamo in un periodo di terrore mediatico? È davvero peggiorato tutto sensibilmente nel giro di pochi anni? Di chi è la colpa?

Questi e altri quesiti sono stati posti da Laura Sassi, Presidente di CNA Pensionati, alla base del convegno organizzato da CNA Pensionati e CNA Reggio Emilia “Città IN-SICURA. Tra realtà e percezione”.

“La sicurezza urbana del nostro territorio e della nostra realtà – prosegue Laura Sassi – sono temi che toccano profondamente tutti noi e le nostre comunità. È doveroso parlarne, al di là degli schieramenti politici e dei diversi pensieri, perché la mancanza di sicurezze colpisce soprattutto le persone più fragili socialmente ed economicamente”.

Tra i relatori che sono intervenuti al dibattito: Giorgio Lugli, presidente Cna Reggio Emilia, Azio Sezzi, direttore generale CNA Reggio Emilia, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Mattia Mariani, direttore di Telereggio, Elio Ivo Sassi, consigliere delegato sicurezza Provincia Emilia-Romagna e il sociologo Massimiliano Panarari.

Protagonisti indiscussi del dibattito sono stati il centro storico della nostra città e la zona della stazione. “Dobbiamo riconoscere quanto è stato fatto per la riqualificazione del centro storico e del territorio di Reggio Emilia – queste le parole del sindaco Luca Vecchi, ormai alla scadenza del suo secondo mandato – ma il problema della criminalità e della malvivenza non è semplice da estirpare”.

Il primo cittadino lamenta la debolezza strutturale del centro storico che, a suo avviso, pone dei problemi ai commercianti ed imprenditori che vorrebbero aprirvi un’attività. Inoltre, il quasi totale decentramento delle attività e un’ingente mancanza di denaro pubblico da investire rispetto al passato, hanno causato il calo dei servizi offerti al singolo cittadino e il malcontento generale.

“Microcriminalità e sicurezza sono temi fortemente dibattuti in politica – prosegue il sindaco Luca Vecchi – ma non devono essere politicizzati soltanto per un voto in più alle prossime elezioni. Le norme di sicurezza devono riguardare i cittadini, non i politici. La sicurezza è un diritto e deve essere garantito per tutti”.

Le tematiche che sono state prese in esame durante la mattinata sono state svariate e interessanti, dal momento che hanno sortito numerosi spunti di riflessione nei relatori ma anche nei partecipanti.

“La violenza e la cronaca nera – commenta Mattia Mariani – ci sono sempre state e probabilmente sempre ci saranno. Il problema è che, se negli anni ’80 le informazioni venivano rese note da tre/quattro emittenti, adesso le notizie dilagano su Internet e nei social”.

Il direttore di Telereggio ammette che questa situazione è stata causata anche dei giornalisti perché non sono riusciti a educare le persone a una giusta lettura degli eventi di cronaca. Oggi, infatti, ciò che interessa è prevalentemente pubblicare le notizie prima dei concorrenti e renderle appetibili, senza soffermarsi a ricercare il dato.

“Dal mio punto di vista – aggiunge il sociologo Massimiliano Panarari – vi è un’incapacità diffusa di prendersi la responsabilità di ciò che accade intorno a noi, di fare comunità e aiutarsi a vicenda. Il controllo sociale è fondamentale se messo in pratica dai cittadini per i cittadini ma servono anche durezza e repressione quando necessarie.”

L’intenso dibattito si è concluso con il discorso di Azio Sezzi che si è mostrato soddisfatto di tutti i temi presentati. “Ringrazio il parterre dei relatori per la razionalità e lucidità delle trattazioni e spiegazioni fornite in merito agli argomenti presentati. Partendo dal senso di insicurezza dei cittadini e delle imprese, abbiamo analizzato la storia, le radici e la cultura della nostra città, consapevoli che c’è ancora la necessità di dare risposte con azioni concrete”.