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Tragedia di Suviana, nessuna notizia dei dispersi

10 aprile 2024 | 16:24
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Tragedia di Suviana, nessuna notizia dei dispersi

La rabbia dei sindacati: “Travalicato il limite”. Alcuni dei feriti sono in prognosi riservata. Bonaccini: “C’è anche un tema sulle partecipate dello Stato”

BOLOGNA – Le ricerche dei quattro lavoratori dispersi dopo il disastro avvenuto nella centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nell’Appennino bolognese, proseguono con impegno. Attualmente, sono impegnati nei soccorsi 100 pompieri, di cui 61 inviati in rinforzo dalle regioni limitrofe, insieme a team Usar, sommozzatori, unità Speleo Alpino Fluviali, squadre ordinarie ed esperti topografi.

Tra i dispersi, si annovera anche un dipendente dell’ABB di Sesto San Giovanni, come confermato dalle organizzazioni sindacali Uilm e Fiom di Milano e Brianza. In segno di solidarietà e per richiamare l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro, lo sciopero previsto per domani, 11 aprile 2024, è stato esteso a 8 ore.

Nel frattempo, il 35enne rimasto ferito nell’esplosione è ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Nonostante la situazione critica, il direttore della terapia intensiva polivalente ha confermato una condizione di stabilità, seppur con preoccupazioni riguardo al quadro respiratorio.

Jonathan Andrisano, questo il suo nome, è originario della provincia di Bologna. La sua famiglia sarà al suo fianco per sostenerlo durante la sua convalescenza. Un altro ferito grave è attualmente ricoverato al Centro grandi ustioni dell’ospedale Bufalini di Cesena, mentre un giovane è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni.

La tragedia ha scosso profondamente la comunità, portando alla luce la necessità di rafforzare le misure di sicurezza sul lavoro. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e ha sottolineato l’importanza di indagini approfondite per chiarire le cause dell’incidente e prevenire tragedie simili in futuro.

Le organizzazioni sindacali, tra cui la Cisl, hanno convocato un sit-in e uno sciopero per sensibilizzare sul tema della sicurezza sul lavoro e esprimere solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. La sicurezza sul lavoro deve rimanere una priorità assoluta e richiede un impegno costante e concreto da parte di tutte le parti coinvolte.