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Stazione, un patto per la sicurezza e la lotta al degrado

5 aprile 2024 | 16:14
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Stazione, un patto per la sicurezza e la lotta al degrado

Previsti più vigili e un presidio socio-sanitario per una prima presa in carico degli sbandati e dei tossicodipendenti

REGGIO EMILIA – Novità in vista per la zona della stazione di Reggio Emilia, la più “calda” sotto il profilo della sicurezza e del degrado in città. Ieri sera, mentre i cinque candidati a sindaco alle prossime amministrative illustravano le loro ricette per il quartiere ai comitati dei residenti, in municipio il sindaco Luca Vecchi firmava con una ventina di enti e associazioni l’intesa “Stazione in”.

Tra i principali contenuti del protocollo anche la creazione di un presidio socio-sanitario (condiviso con la Prefettura e che sarà realizzato in collaborazione con Rete ferroviaria italiana) per una prima presa in carico degli sbandati e dei tossicodipendenti che gravitano intorno a piazzale Marconi e alle vie Eritrea, don Alai, viale IV novembre, via Turri, via Paradisi, e piazzale Europa.

Nel patto si prevede anche il potenziamento della presenza della Polizia locale e la valutazione di un presidio aggiuntivo attraverso le associazioni dei pensionati delle Forze dell’ordine, così come già sperimentato nel mercato cittadino in centro storico. Inoltre un piano di manutenzione ordinaria attraverso interventi che, con Stu Reggiane come partner operativo, riguarderà arredi urbani, marciapiedi, strisce pedonali e illuminazione pubblica.

E infine interventi straordinari e mirati per la gestione dei rifiuti – coinvolgendo il gestore dei servizi ambientali Iren – ed eventuali adeguamenti del trasporto pubblico.

“L’intesa – commenta il sindaco Luca Vecchi – fa leva sui punti di forza, che esistono sia nei firmatari sia nel tessuto della zona stazione, con la chiara consapevolezza che non esistono soluzioni salvifiche alle criticità e tra queste, al di là della escalation speculative contingenti, non vi può essere esclusivamente una azione doverosamente repressiva quando necessario, ma vi deve essere anche una forte progettualità sociale volta a offrire opportunità di recupero, inclusione e miglioramento della coesione civile”.

Riguardo al nuovo presidio socio sanitario l’assessore al Welfare Daniele Marchi precisa: “Abbiamo raccolto la disponibilità di Rfi-Rete ferroviaria italiana, con cui abbiamo già svolto un sopralluogo in questi giorni”. Intanto la prossima settimana ci sarà il primo incontro operativo dei firmatari dell’intesa, per la cui attuazione sarà costituita una cabina di regia. Il primo monitoraggio dei risultati è previsto tra un anno.