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Sicurezza, Aguzzoli: “Lacrime di coccodrillo a destra e sinistra”

13 aprile 2024 | 10:25
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Sicurezza, Aguzzoli: “Lacrime di coccodrillo a destra e sinistra”

Il candidato di Coalizione civica: “Quelle di centrodestra e centrosinistra sono posizioni specularmente ipocrite”

REGGIO EMILIA – “Le lacrime di destra e sinistra reggiane sulla sicurezza e sul caso specifico della chiusura del Reparto operativo anticrimine, sembrano avere la stessa natura: lacrime di coccodrillo”.

Lo scrive il candidato sindaco di Coalizione civica, Fabrizio Aguzzoli, che commenta così la vicenda della chiusura del Reparto che è stata sollevata pochi giorni fa dal sindacato Siulp, che ha appreso la notizia della probabile chiusura del Reparto nell’ambito di un incontro con il capo della polizia Vittorio Pisani, durante il quale è stato discusso il tema della riorganizzazione dei settori operativi della Polizia.

In quella sede è stato prospettato di smantellare il Reparto Prevenzione Crimine Emilia Occidentale, che ha sede a Reggio: si tratta di cinquanta poliziotti specializzati che supportano il lavoro delle questure di Parma, Piacenza, Modena e Mantova. I vertici della Polizia di Stato starebbero quindi pensando di indebolire la presenza di personale molto qualificato capace di intervenire con esperienza e specializzazione sul territorio.

Aguzzoli sostiene che quelle del centrodestra e del centrosinistra sono “posizioni specularmente ipocrite”.

Scrive il candidato di Coalizione civica: “Il centrosinistra ha una visione della sicurezza esplicitata a suo tempo da una efficace formula di Graziano Delrio: ‘Tutte balle’. Ne consegue che il candidato Massari di sicurezza non parla, salvo farsi sporadicamente vedere a qualche iniziativa. Ad esempio quelle con il procuratore capo Paci, proprio colui che il 21 gennaio scorso ha elencato ben 11 gruppi criminali attivi sul territorio, di diversa origine, oltre alle mafie ‘autoctone’ italiane. Invece di fare passerella, perché Massari tace sulla gravità di un contesto in cui agisce una quindicina di mafie e clan di ogni origine?”.

Continua Massari: “Al centrosinistra di Reggio Emilia, attivissimo sul campo di quell’accoglienza, che crea consenso ma non soluzioni, manca completamente la capacità di inquadrare il degrado come risultato di una dinamica di interessi economici e criminali intrecciati, che danno come conseguenza il problema sociale della stazione e delle altre aree critiche. Per questo servono poliziotti e non può bastare solo il welfare. Manca poi totalmente una lettura che vada anche oltre Reggio: su tutta la via Emilia le città affrontano problemi di legalità e sicurezza analoghi, ma pur essendo le amministrazioni dello stesso colore politico, non c’è mai stato un tentativo palese e visibile di fare fronte comune per chiedere a Roma di riconsiderare la situazione in tutta l’Emilia Romagna come a serio rischio”.

Aguzzoli attacca poi anche il centrodestra: “Sul fronte del centrodestra, la situazione è parimenti imbarazzante: Tarquini non può fare altro che chiedere ai partiti che lo sostengono di intercedere presso il governo per salvare il Reparto: ma sono gli stessi partiti che a Roma non prendono in considerazione la situazione di Reggio Emilia. Reggio sulla mappa di questo esecutivo non esiste: l’ultimo esponente di un certo rilievo passato sul territorio è il Ministro dello sport Abodi, a breve verrà quello della cultura Sangiuliano: solo seconde linee”.