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Lavoro, Cgil e Uil: “Scioperate, non basta più indignarsi”

9 aprile 2024 | 15:25
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Lavoro, Cgil e Uil: “Scioperate, non basta più indignarsi”

Morti sul lavoro e riforma fiscale giusta i temi dello sciopero proclamato da Cgil e Uil per giovedì prossimo, con l’astensione per le ultime quattro ore del turno dei lavoratori di tutti i comparti tranne quello edile, che incrocerà le braccia per tutto il giorno

REGGIO EMILIA – Basta morti sul lavoro (che in provincia di Reggio Emilia sono stati sette nel 2023), una riforma fiscale “giusta” e nuovi modelli di sviluppo e d’impresa.

Sono i temi al centro dello sciopero generale del settore privato proclamato da Cgil e Uil reggiane per giovedì prossimo, con l’astensione per le ultime quattro ore del turno dei lavoratori di tutti i comparti tranne quello edile, che incrocerà le braccia per tutto il giorno. In concomitanza con la protesta si svolgeranno dei presidi in tutta la provincia e in particolare: a Reggio Emilia davanti all’ingresso della “Ognibene Power” dalle 8.30 alle 10.30, di fronte alla sede di “Salumifici Gran Terre” (dalle 10 alle 12) e al centro commerciale “Ariosto” (dalle 12 alle 15).

A Fabbrico il presidio interessa lo stabilimento “Argo Tractors” dalle 11.30 alle 13.30 mentre a Luzzara dalle 12.00 alle 13.30 la “Vimec”. A Casalgrande, dalle 9.30 alle 12.00 i lavoratori si riuniranno infine nella zona industriale. In primo luogo, spiega il segretario della Camera del lavoro di Reggio Cristian Sesena “vogliamo delle risposte su quella ferita aperta, sanguinante e mai curata che sono gli infortuni e le morti sul lavoro”.

Qui, avvisa Sesena, “non siamo più nella fase dell’indignazione e dei comunicati di solidarietà ma in quella della mobilitazione perché di fronte ad uno sgretolarsi di tutele e diritti delle persone e all’affermarsi di un sistema produttivo che guarda solamente al profitto e alla minore spesa e che nega la dignità alle persone che lavorano, la risposta più corretta è quella dell’agitazione come quella che andremo a fare”.

Sul punto Roberto Rinaldi, coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia entra nel merito auspicando “il superamento dei subappalti a cascata, l’arrivo di più ispettori siano dell’Itl o dell’Ausl, e l’introduzione, come chiediamo da tempo, di una vera ‘patente a punti’ per le imprese che non rispettano le norme sulla sicurezza e l’introduzione del reato di ‘omicidio sul lavoro'”.

Sul fronte fiscale, riprende Sesena, “con questo Governo siamo a ad una ventina di condoni, a continue iniziative che incentivano l’evasione fiscale anziché contrastarla”, Inoltre “il 90% della pressione fiscale è sulle spalle di lavoratori e pensionati, ma il gettito che loro garantiscono puntualmente non basta più a finanziare il welfare, a partire dalla sanità pubblica che sta rapidamente arretrando anche nella nostra provincia”.

Dunque conclude Sesena, “c’è bisogno di una riforma fiscale improntata all’equità e alla redistribuzione nel solco di quanto previsto dalla nostra Costituzione”. Rinaldi conclude invocando la necessità di una transizione “non solo ecologica ma anche sociale delle imprese” e sottolineando: “I temi del lavoro sono scomparsi dall’agenda politica, ma noi riteniamo che lo sciopero sia ancora un mezzo per dare risposte alle difficoltà delle persone e su questo non ci fermeremo”.