Editoriali

La “leopoldina” di Massari: ecco chi sono i magnifici sette

3 aprile 2024 | 15:11
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La “leopoldina” di Massari: ecco chi sono i magnifici sette

Sul palco artisti, medici, educatori, pedagogisti e digital strategist. Ma di chi si sporca le mani per produrre ricchezza ogni giorno, operai, camerieri e impiegati, non c’è traccia

REGGIO EMILIA – Il candidato sindaco del centrosinistra ha apparecchiato la sua “leopoldina”, per questa sera al PalaBigi, a cui sono attese circa 700 persone. Accanto a lui ci saranno i “magnifici 7”, ovvero un gruppo di persone scelte dal candidato sindaco del centrosinistra per indicare la loro visione di città del futuro. Abbiamo scavato un minimo per sapere chi sono e il quadro che ne è venuto fuori parla di ingegneri, educatori, pedagogisti, medici, artisti.

Sono tre donne e quattro uomini, tutti dell’area di centrosinistra, ovviamente, fra i 30 e i 60 anni. La coalizione è ben rappresentata: c’è la sinistra, ma anche il mondo cattolico. Quello delle imprese e quello della cultura. Vediamoli uno per uno.

Il moderatore è Nicola Giacchè, digital strategist di un grande gruppo bancario che è partner di Tommaso Dotti, consulente social di Luca Vecchi, in LPDM, “Lui è peggio di me”, un podcast “di attualità in salsa reggiana di cui nessuno sentiva il bisogno”, secondo la loro definizione

Ma passiamo ai “magnifici sette” a cui Massari ha chiesto “una visione di città”. C’è il trentenne Giovanni Anceschi, ingegnere, consigliere di amministrazione della Fondazione dello sport ed ex presidente di ART-ER, società consortile dell’Emilia-Romagna per l’innovazione l’attrattività, e l’internazionalizzazione del sistema territoriale.

C’è la giovane educatrice Sofia Barbieri, che lavora ad Unimore ed è una delle coordinatrici dei tavoli del programma di Massari. Si passa poi a Max Collini, 57 anni, musicista, che è stato per undici anni la voce narrante e l’autore dei testi degli Offlaga Disco Pax, storico militante della Fgci. Ha scritto un libro sull’antifascismo con Arturo Bertoldi, presidente di Istoreco e dirigente di Iren.

E’ il turno di Ghassan Ezzarraa, italiano di origini marocchine, 28 anni, ex atleta, promessa dell’atletica leggera che, a suo tempo, non potè partecipare ai mondiali di atletica leggera perché ancora non era cittadino italiano. Lavora come educatore a Giro del Cielo, una coop sociale bianca.

Poi abbiamo Elena Maccaferri, pedagogista dell’Equipe di Coordinamento pedagogico dell’Istituzione Scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, candidata per la lista Coraggiosa alle Regionali del 2019. Tocca poi a un medico molto noto, Francesco Merli, primario di ematologia, amico personale di Graziano Delrio e Pierluigi Castagnetti, presidente della Fondazione Grade onlus che, fra l’altro, fu fra i papabili a essere candidato sindaco del centrosinistra.

Infine si chiude con Tania Pedroni, membro del Cda de I Teatri, sceneggiatrice e regista, figlia dell’ex segretario della Cgil Franco Pedroni.

A volere essere pignoli ci sarà un convitato di pietra questa sera al PalaBibi: il mondo del lavoro più umile. Nel caleidoscopio della Reggio del futuro di Massari non ci sono operai, impiegati, agricoltori o camerieri. Abbondano gli artisti, i medici, gli educatori, i pedagogisti e i digital strategist, ma, di chi si sporca le mani per produrre ricchezza ogni giorno, non c’è traccia. Ma, d’altronde, la scelta del civico Massari rispecchia quella del Pd odierno che, con una certa malignità, da qualcuno viene chiamato, non a torto, il partito della Ztl. Forse sarebbe meglio allargarla questa zona a traffico limitato che, per una volta, nessuno si arrabbierebbe.