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Foti assolto, Malavasi e Rossi: “La fine di un incubo”

11 aprile 2024 | 15:30
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Foti assolto, Malavasi e Rossi: “La fine di un incubo”

I due deputati Dem: “Chi ha speculato su questa vicenda, l’ha fatto sulla pelle di bambini, famiglie, istituzioni”

REGGIO EMILIA – “L’assoluzione definitiva per lo psicoterapeuta Foti, in sostanza mette la parola fine al presunto “caso Bibbiano”, con un colpo durissimo all’intero impianto accusatorio”. Così, i deputati reggiani PD, Ilenia Malavasi e Andrea Rossi, in merito alla sentenza che ha definitivamente assolto lo psicoteraputa Claudio Foti, accusato di essere la “mente” del caso “Angeli e demoni”.

Aggiungono i due parlamentari: “Questa assoluzione non deve essere intesa come la vittoria di una parte, ma come la fine di un incubo per un’intera comunità. I contorni di questa vicenda hanno assunto toni di uno squallore unico, tramite l’evidente azione, condotta da una precisa parte politica che, fin dall’inizio, era incentrata solo nello scardinare un sistema di tutela e protezione dei minori all’avanguardia. Parliamo di chi veniva a farsi i selfie sotto il cartello “Bibbiano”, una strumentalizzazione becera che non è possibile ignorare, ma che evidentemente ha pagato, nell’immediato, in termini elettorali”.

Continuano Rossi e Malavasi: “E pazienza se tutto questo ha distrutto la credibilità della rete dei servizi, pazienza se questo è andato a danno dei bambini e delle famiglie affidatarie, pazienza se questo ha gettato fango su persone e amministratori innocenti, che hanno vissuto mesi tremendi, pazienza se il garantismo in questo Paese è solo sulla carta e mai nei fatti. Pazienza perché chi si è fatto forte di quella bandiera, ha ottenuto il consenso che cercava, anche e soprattutto a livello nazionale. Tutto questo, giocando sulla vita dei bambini, screditando l’istituto dell’affido, banalizzando la generosità della famiglie che accolgono, ridicolizzando le istituzioni, infangando il lavoro di tanti professionisti e professioniste, servizi sociali compresi, nel furore ideologico della difesa di presunti diritti di adulti maltrattanti, da difendere solo in quanto genitori o parenti prossimi”.

Concludono i due deputati Dem: “Ancora una volta, oggi, il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno sofferto per questa situazione e alla comunità bibbianese, profondamente offesa e teatro di vere e proprie pagliacciate mediatiche. Certe ferite probabilmente non si rimargineranno mai in chi le ha subite, ma la speranza è che da questa terribile vicenda si riesca comunque a trarre la giusta considerazione rispetto a chi lavora per il bene di una comunità e a chi, invece, è capace solo di speculare per il proprio tornaconto elettorale”.