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Corruzione, indagata l’assessora regionale Maurodinoia (Pd)

4 aprile 2024 | 19:28
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Corruzione, indagata l’assessora regionale Maurodinoia (Pd)

E’ successo a Triggiano (Bari): si è dimessa. Arrestati il marito Sandro Cataldo e il sindaco. Voti comprati per 50 euro, trovato un database con duemila nomi

BARI – Sandro Cataldo, il marito dell’assessora regionale Pd ai Trasporti Anita Maurodinoia (che è indagata), è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale. L’operazione è avvenuta nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari su presunti episodi di voto di scambio durante le elezioni comunali di Triggiano del 2021, che hanno portato alla rielezione del sindaco Antonio Donatelli. Nell’ambito delle indagini, è stata eseguita anche una perquisizione presso l’abitazione dell’assessora, che ha poi rassegnato le dimissioni dal suo incarico.

L’inchiesta ha rivelato un presunto sistema di compravendita di voti, con Cataldo al centro, che avrebbe utilizzato una rete di persone per individuare e contattare elettori disposti a vendere il proprio voto in cambio di 50 euro. Il sistema prevedeva il controllo dell’effettivo voto dei cittadini tramite la consegna di copie dei documenti d’identità e delle schede elettorali.

La perquisizione ha portato al rinvenimento di materiale ritenuto compromettente, inclusi frammenti di fotocopie di documenti d’identità, codici fiscali, documentazione personale di Cataldo e Maurodinoia, oltre a materiale elettorale.

L’indagine ha evidenziato che un sistema simile era già stato utilizzato nelle elezioni comunali di Grumo Appula nel 2020, con l’obiettivo di rieleggere l’assessore Nicola Lella. In totale, sette persone sono state poste agli arresti domiciliari, una in carcere e due hanno ricevuto il divieto di dimora nel comune di Triggiano. Le accuse includono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

Il governatore Michele Emiliano ha accettato le dimissioni di Maurodinoia, sottolineando che il rispetto delle leggi è fondamentale per chiunque intenda fare politica. Ha inoltre ribadito il suo impegno nel segnalare qualsiasi comportamento illecito alla magistratura. La segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha condannato l’eventuale coinvolgimento nel voto di scambio, affermando che non c’è spazio nel partito per chi compromette l’integrità del processo elettorale.