Via Adua, le strappa il velo e la picchia: “Istigazione all’odio razziale”

REGGIO EMILIA – Una 50enne di origine magrebina è stata vittima di una violenta aggressione, lo scorso ottobre, mentre faceva la spesa in via Adua. Mentre stava verificando eventuali danni alla sua auto dopo un leggero urto con un’altra vettura, è stata improvvisamente aggredita da una sconosciuta. Quest’ultima l’ha insultata pesantemente e spintonata, per poi colpirla violentemente fino a farla cadere a terra e strapparle il velo dalla testa, il tutto davanti alle telecamere di un esercizio commerciale.

Ihsane Alt Yahia, consulente per l’immigrazione che ha assistito la donna nelle pratiche per la denuncia, ha sottolineato la gravità dell’attacco. La donna è assistita legalmente dall’avvocato Angelo Russo. I reati per i quali è stata presentata denuncia, quindi sono: lesioni personali, tentato omicidio e istigazione all’odio razziale.

La vittima è rimasta traumatizzata dall’incidente e ha subito gravi conseguenze fisiche e psicologiche. Ha riportato lesioni che hanno richiesto un lungo periodo di cura, inclusi dolori al collo, alla schiena e in tutto il corpo, oltre a graffi al viso. Ha trascorso diversi giorni in prognosi e ha continuato a essere seguita da uno psicologo per gli attacchi di panico.

La consulente culturale ha evidenziato che la vittima, cittadina italiana da oltre 10 anni e ben integrata nella società, ha denunciato prontamente l’episodio ma ha vissuto un lungo periodo di isolamento e paura insieme alla sua famiglia, temendo ritorsioni. È stata enfatizzata l’importanza per le donne musulmane coinvolte in episodi simili di non tacere e denunciare, per combattere il razzismo e garantire la propria sicurezza.