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Unimore, più corsi e personale: ma servono alloggi e trasporti

12 marzo 2024 | 19:19
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Unimore, più corsi e personale: ma servono alloggi e trasporti

L’ateneo ha inaugurato oggi, al teatro scientifico di Bibiena a Mantova, il suo 848esimo anno accademico

REGGIO EMILIA – Un’università “multidisciplinare e ricca di storia”, con oltre 26.000 iscritti ai corsi di laurea, 2.000 ai corsi di terzo livello (in prevalenza giovani donne) e quasi 1.700 unità di personale (tra docenti e ricercatori, tecnici-amministrativi, bibliotecari, collaboratori ed esperti linguistici)”.

E’ la fotografia dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia che oggi, al teatro scientifico di Bibiena a Mantova, ha inaugurato il suo 848esimo anno accademico. Tra le novità annunciate nella sua relazione dal rettore Carlo Adolfo Porro, tre corsi di laurea: bioingegneria per l’innovazione in medicina, scienze infermieristiche e ostetriche (con focus in assistenza territoriale e di comunità) e chimica verde e sostenibile che si svolgerà proprio nella città lombarda, in forza della collaborazione formale instaurata nel 2022 con le due sedi emiliane. Secondo Porro, però, “c’è anche assoluta necessità di potenziare i servizi di mobilità e di mensa nonché la disponibilità di alloggi per studenti a prezzi accessibili”.

Il rettore ha voluto aprire la sua relazione (incentrata sui temi della sostenibilità) con un messaggio per le vittime dei conflitti in corso, ribadendo l’impegno di Unimore “a contribuire, per quanto nelle nostre possibilità, a raggiungere fondamentali obiettivi come relazioni internazionali pacifiche e rapporti tra le persone e i popoli all’insegna del rispetto e della dignità umana”.

Entrando nel merito dei risultati raggiunti Porro ha poi segnalato un aumento del 16% del personale dal 2020 al 2023 (+10% nel solo 2023) che ha tra l’altro migliorato il rapporto numerico tra studenti e docenti. Sul fronte degli ambienti di lavoro e di studio, sono in atto progetti di ampliamento e riqualificazione che includono la riqualificazione di edifici storici e l’abbattimento di stabili obsoleti che saranno sostenuti da altri eco-sostenibili.

“Di particolare rilievo – sottolinea al riguardo il rettore – gli interventi di efficientamento energetico e la creazione di campi fotovoltaici nel campus scientifico e nel campus di Ingegneria a Modena, con diminuzione significativa dei consumi energetici globali”. E’ inoltre in vigore il “piano energetico triennale di ateneo, comprendente un censimento edifici-impianti-consumi a livello di dettaglio di assoluta avanguardia a livello nazionale”, informa ancora il rettore.

Porro ha concluso il suo intervento con una riflessione sulla riconversione ecologica dell’economia che, secondo l’approccio di Unimore, deve consistere in “costanti investimenti pubblici e privati a sostegno della ricerca nelle filiere innovative della green economy e, al contempo, nella promozione di una prospettiva di sviluppo non solo genericamente “sostenibile”, ma orientato a spostare risorse e intelligenze verso l’economia circolare”.

In concreto, dunque “servizi ecosistemici, turismo sostenibile, una re-infrastrutturazione diffusa nei settori della mobilità ecologica, delle energie alternative, del riuso e del recupero edilizio”. Su tutti questi temi, l’ateneo “sta lavorando con progettualità d’avanguardia, anche a livello europeo e internazionale, e competenze di primissimo piano”, dice infine il magnifico rettore.