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Stazione: “Tossici sperduti, serve la mappa dello spaccio”

19 marzo 2024 | 19:07
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Stazione: “Tossici sperduti, serve la mappa dello spaccio”

La provocazione del Comitato 4 Novembre: “Il Comune indichi con i cartelli i luoghi dove si vende la droga. Serve un punto informazioni”

REGGIO EMILIA – “Non è raro trovare in viale 4 Novembre o in Pizzale Marconi dei tossici cinquantenni che cercano con il telefono in mano il luogo di spaccio a loro indicato: vagano con il cellulare in mano sperdendosi tra Via Alai e Via Monsignor Tondelli o verso via Eritrea. Camminano veloci illuminati dal cursore blu e poi si fermano all’improvviso, tornano indietro, si guardano intorno, ritornano al punto di partenza”.

Il Comitato 4 Novembre, composto da cittadini oramai disperati per la situazione della zona stazione, la mette sul ridere per non piangere e scrive provocatoriamente: “Il Comune dovrebbe aiutare i suoi cittadini e indicare con dei cartelli i luoghi di spaccio come fatto dall’Associazione Reggio Civitas che ha avuto cuore per queste anime sperdute nel nostro quartiere. Sotto i Portici di Piazzale Marconi ci vorrebbe un cartello ad ogni colonna. Come ce ne vorrebbero diversi sotto i portici di Via Alai, oggi semi-coperti da un cantiere di rifacimento della facciata. Uno lo meriterebbe il piccolo spiazzo sotto il grande pino di Piazza Tricolore. Si potrebbero anche fare dei parcheggi apposta con delle strisce gialle invece che blu per aiutare i poveri tossici che arrivano in macchina e restano lì con le quattro frecce lampeggianti in attesa dell’arrivo di un giovane in monopattino”.

spaccio

Continua il Comitato: “Perché non aggiungere a questo punto un cartello anche per il consumo di crack? Il retro della pompa di benzina di Viale Piave lo meriterebbe sicuramente, come lo meriterebbe anche quel vecchio marciapiede di Via Alai stretto tra marciapiede e macchine in sosta. Anche molte cantine dei nostri palazzi le meriterebbero. Il Comune deve prendere una decisione: visto che non è dalla parte dei residenti, che almeno lo sia dalla parte dei poveri tossici: non li faccia vagare cosi. Gli stampi delle cartine del quartiere, metta un punto informazioni. Si arriva in Stazione con un Regionale e si sa subito dove si può comprare una dose”.

Il Comitato 4 Novembre passa poi al problema dell’immondizia lasciata ovunque nel quartiere e delle deiezioni umane che si possono trovare un po’ ovunque: “Il Comune dovrebbe informare i cittadini: invece che portare i vecchi frigoriferi e le vecchie poltrone all’isola ecologica, è possibile scaricare tutto nelle strade della stazione. Le telecamere non funzionano e quindi nessuno sarà multato. Chi poi dopo una bella camminata in via Emilia deve andare in bagno, non è necessario cercarsi un bar: basta venire in Stazione dove tutto si fa all’aria aperta. Basta trovarsi un muretto libero”.

La chiusura dell’intervento, però, è seria. Si chiede il Comitato: “Perché il Comune continua ad ignorare la richiesta di sicurezza che viene dalle tante donne pendolari? Ci rivolgiamo all’assessore Tria: come ha risposto a queste insicurezze? Ha letto che una ragazza è stata quasi strozzata in pieno giorno nell’atrio della stazione? Cosa ha fatto signor assessore in merito? In che lingua dobbiamo dire alla giunta che vogliamo l’esercito? In francese funzionerebbe meglio?”.