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Stazione, il Comitato: “Il prefetto venga qui a vedere”

15 marzo 2024 | 08:31
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Stazione, il Comitato: “Il prefetto venga qui a vedere”

I residenti della zona: “Cosa si aspetta per chiamare finalmente l’esercito? Cosa si aspetta per fare un controllo serrato delle residenze casa per casa? Cosa si aspetta a creare un dormitorio per i senzatetto?”

REGGIO EMILIA Un trentenne di origine marocchina in monopattino è stato arrestato pochi giorni fa con 40 grammi di cocaina: è stato rilasciato con obbligo di firma. Ci permettiamo di chiedere al questore Giuseppe Maggese: non è stanco di far lavorare i suoi agenti per niente? Non è stanco di ricevere chiamate dai residenti esasperati? Questa storia la si legge sui giornali ogni giorno: i criminali senza permesso di soggiorno sono rimessi subito in libertà e, guarda caso, tornano tutti a gravitare per il quartiere della stazione.

Il sistema sicurezza purtroppo per mancanza di leggi adeguate fa acqua da tutte le parti. Il ministero degli Interni sa di questa empasse in cui siamo finiti? Cosa sta facendo il governo al riguardo? La giungla del quartiere stazione è diventato l’habitat perfetto per gli spacciatori che qui trovano un terreno perfetto per i loro affari. Tra i portici di piazzale Marconi o via Alai, passando da via Eritrea e via Monsignor Tondelli e per finire a via Lama Golese, distribuiscono dosi alla bella gioventù reggiana.

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Lo chiediamo al prefetto Maria Rita Cocciufa: siamo sicuri che l’esercito come deterrente non serva? La invitiamo a fare una passeggiata (naturalmente senza scorta) per le nostre strade e vedrà le decine di spacciatori che, in monopattino, sfrecciano sui marciapiedi tra un cliente e un altro. Lo spacciatore arrestato e rilasciato pochi giorni fa è solo un piccola punta dell’ iceberg. Gli spacciatori sono centinaia. Ed è questo che il Comitato 4 Novembre chiede a questore e prefetto: siate dalla parte dei cittadini fin da subito e attivate subito l’esercito. Lo chiami immediatamente, ci faccia respirare. Cosa si sta aspettando per agire? Ha senso chiamarlo tra 6 mesi quando già ora ce ne sarebbe bisogno e tutti i residenti lo chiedono a gran voce?

Chiediamo al sindaco Luca Vecchi: pensa che i minori siano ben accolti a Reggio Emilia? Pensa che le cooperative stiano lavorando bene a parte offrire un letto e un tetto fino che questi giovani non abbiano raggiunto i 18 anni? Pensa sia bello perdere una gioventù che non trova altro che diventare bassa manovalanza per la criminalità organizzata? Stanno lavorando bene le cooperative con questi giovani secondo lei? Non è possibile proporre a questi giovani qualcosa di meglio che lasciarli per strada e diventare facili prede della criminalità organizzata? Non sarebbe forse meglio inserirli in programmi di studio e lavoro e convincerli che abbiamo bisogno del loro contributo? Signor sindaco non vede che questi ragazzi, una volta raggiunti i 18 anni, non potranno che continuare una vita criminale se è l’unica cosa che l’ Italia ha potuto insegnarli?

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La sua giunta vede o fa finta di non vedere che una parte di Reggio è fuori controllo? Signor sindaco lei sa con precisione chi abita negli appartamenti del nostro quartiere? Lei sa che nel sistema dei sub-sub-sub-affitti si ritrovano decine di stranieri senza residenze? Lei sa che cantine e i solai sono occupate con grandi rischi per i condomini? Nessuno della sua giunta sa esattamente chi abita in quattro strade. Non è di un città di cui stiamo parlando: sono quattro strade. E chiediamo ancora a lei signor sindaco: alla luce dello scandalo delle finte residenze, cosa sta facendo al riguardo la sua giunta? Stanno continuando le indagini?

Chiediamo ancora al sindaco Vecchi: vi siete resi conto che il sistema dei rifiuti nel nostro quartiere non funziona? Vi siete resi conto che nei bidoni di carta, plastica e organico si trova di tutto? Ha visto i divani, le lavatrici dismesse abbandonate sotto ai platani per giorni? Li vede i senza tetto che girano come fantasmi alla ricerca di un muro per dormire? Lei vede le capanne di cartoni di fianco al deposito delle bicilette in Via Turri? Vede la disperazione degli occhi di queste persone? Cosa si aspetta per attivare finalmente un dormitorio pubblico per queste anime in pena? Cosa si aspetta per dare loro un vita dignitosa e dei servizi igienici?

Concludiamo: chi decide per noi in questa città, cosa aspetta per agire? Cosa si aspetta per chiamare finalmente l’esercito? Cosa si aspetta per fare un controllo serrato delle residenze casa per casa? Cosa si aspetta a creare un dormitorio per i senzatetto? 

Comitato 4 Novembre, zona stazione storica