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Sic: “Partecipiamo tutti al corteo transfemminista

5 marzo 2024 | 19:42
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Sic: “Partecipiamo tutti al corteo transfemminista

Sic invita tutti in piazza Martiri del 7 luglio dalle 18 per riempire le strade a dispetto dei manganelli che vogliono fermarci

REGGIO EMILIASIC! Sinistra in Comune aderisce, partecipa ed invita a partecipare al corteo transfemminista cittadino dell’otto marzo, invitando tutte in piazza Martiri del 7 luglio dalle 18 per riempire le strade a dispetto dei manganelli che vogliono fermarci.

La società è intrisa di sessismo, violenza di genere, discriminazioni che coinvolgono donne e soggettività Lgbtqia+. Violenze, stupri e femminicidi continuano senza sosta. La “piramide della violenza” ha come tragico epilogo il femminicidio, ma la violenza assume anche e soprattutto forme di abuso “invisibili” che non lasciano lividi ,spesso proprio dentro le mure domestiche.

La violenza psicologica, sociale e economica sono alla base del sistema patriarcale che impone la superiorità dell’uomo sulle donne e sulle soggettività escluse dai privilegi. Anche a Reggio Emilia è necessario intervenire su piani diversi se si vuole realmente costruire una città depatriarcalizzata, fondata su relazioni di cura e rispetto reciproco.

Per questo da sempre sosteniamo l’adozione di pratiche politiche che vadano nella direzione della prevenzione alle violenze e di lotta alle disuguaglianze. Cosa può fare l’amministrazione comunale?

Sinistra in Comune propone percorsi partecipativi che coinvolgano la comunità in merito alle opere e servizi da attuare per il bene della collettività.

In questo un’amministrazione può fare tanto:
1. Dotarsi di strumenti per ascoltare le associazioni, le realtà femministe del territorio, operatrici/ori dei servizi, ed avvalersi della loro collaborazione promuovendo iniziative, incontri, formazione e progetti per la città.
2. Darsi come obiettivo il pareggio di bilancio di genere partendo dalla realizzazione dei diritti delle donne e di tutte le soggettività.
3. Fornire una risposta a chi cerca di scappare da situazioni di abuso implementando ulteriormente l’accoglienza, oltre la casa rifugio già esistente (gestito dall’associazione Non da Sola).
4. Creare una rete di servizi pubblici che spezzi la catena della solitudine, della rassegnazione e permetta di ricominciare una vita migliore.
5. Promuovere lo sviluppo dei consultori pubblici polifunzionali per renderli punto di riferimento dall’adolescenza alla terza età e presidio di salute e socialità per tutti.
Ricordiamo a proposito che la legge ne prevede 1 ogni 20.000 abitanti.
6. Promuovere un percorso educativo che decostruisca gli stereotipi di genere. Si può trasmettere fin da piccoli la bellezza della moltitudine, della differenza, del rispetto e della solidarietà.
L’educazione affettiva/ sessuale è necessaria in ogni scuola, affiche’ un’altra modello relazionale sia possibile.

Un’amministrazione comunale differente, di sinistra costruisce le basi per una comunità dei diritti per la libertà di tutti.