Interventi

“Sanità, andiamo oltre la propaganda”

2 marzo 2024 | 15:47
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“Sanità, andiamo oltre la propaganda”

Bruno Brenno Ferrari, candidato di Coalizione Civica, interviene dopo la gioia espressa dal sindaco Vecchi per la posizione nel ranking mondiale del Santa Maria Nuova

REGGIO EMILIA In un recente comunicato l’attuale sindaco Luca Vecchi ha espresso la sua gioia per la posizione in ranking mondiale del nostro ospedale Santa Maria Nuova. Viene da chiedersi tuttavia se Vecchi abbia mai fatto una visita tra i reparti oltre a qualche taglio di nastro e abbia effettivamente raccolto delle testimonianze dai sanitari.

La realtà del Santa Maria è molto più complessa: nonostante i sicuri meriti nel campo della ricerca e delle innovazioni tecnologiche, se sul piano umano e lavorativo la bilancia tende a un sempre più preoccupante ed emergenziale stato di malcontento allora non c’è da considerarsi un sistema ospedaliero efficace.

A partire da buoni pasto (scadenti considerando i costi dei pasti nei posti convenzionati a paragone con i 7 euro forniti) con clausole che riducono il loro utilizzo al solo weekend e in casi speciali. Passiamo poi all’eliminazione di 734 stalli bianchi gratuiti nei parcheggi dell’ospedale con aumento di 1061 stalli blu a pagamento con tanto di aumento di tariffe orarie. 

Come è possibile pensare razionalmente che sia accettabile rendere a pagamento una quantità simile di parcheggi davanti a una struttura sanitaria, sia per i cittadini ma soprattutto per il personale sanitario il quale ha si un parcheggio dipendenti, ma lontano dalle strutture di riferimento, completamente al sole e non sufficiente in proporzione al numero di dipendenti?

santa maria nuova

Il personale sanitario dovrebbe avere, da logica, non solo un parcheggio dipendenti adeguato, ma deve poter usufruire degli spazi attorno al sistema ospedaliero gratuitamente per i motivi più disparati, tra cui semplicemente raggiungere il proprio veicolo senza aumentare lo sforzo già compiuto in sede (la stima dei passi compiuti al giorno dai sanitari spazia da 13000 a 18000 ovvero tra i 9 e 15 chilometri).

Il distacco tra la realtà tra le parole di Vecchi si palesa definitivamente con la salute mentale e fisica dei dipendenti. Secondo l’indagine di Fadoi, su un campione rappresentativo di oltre duemila professionisti sanitari e presentata a Milano al 28° Congresso Nazionale della Federazione. In totale a dichiararsi in “burnout” è il 49,6% del campione ma la percentuale sale al 52% quando si parla di medici, per ridiscendere al 45% nel caso degli infermieri. Tra i tanti fattori spicca la mancanza di personale, per il quale devono far fronte i colleghi con rientri aggiuntivi, doppi turni e rientri dalle ferie.

Solo un periodo di ferie all’anno, quello estivo, è ancora garantito “verde”(non richiamabile) mentre i restanti giorni annuali di ferie sono “arancioni” (ossia richiamabili) ed ormai andare in ferie in periodo richiamabile diventa una roulette russa di ansia senza possibilità effettiva di staccare la mente dal lavoro, poichè se un collega si ammala la carenza di personale da turnare fa si che spesso chi sia in ferie non lo sia più.

Detto ciò due domande sorgono spontanee: i politici e amministratori attuali del PD hanno davvero intenzione di continuare a vendere la realtà come rosea e fiorente continuando in maniera subdola a sostenere il sistema misto-pubblico privato, o daranno finalmente una svolta al sistema sanitario pubblico, partendo a interessarsi di chi ancora lavora in questa istituzione?

Bruno Brenno Ferrari, candidato di Coalizione Civica