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Saman, l’ultimo saluto del fratello: terra sulla sua bara

26 marzo 2024 | 17:25
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Saman, l’ultimo saluto del fratello: terra sulla sua bara

Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii: “Il suo funerale è un messaggio a chi pensa che la religione le fu nemica”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Saman Abbas è stata inumata nel cimitero di Novellara orientata in direzione de La Mecca, città santa dell’Islam, in una tomba non lontana da quella del fondatore dei Nomadi Augusto Daolio e vicino ad altri morti giovani. Durante il rito presieduto da Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii, presenti una quindicina di persone, è stata posata la terra sulla bara della 18enne e anche il fratello ha partecipato, usando una pala.

“Gli ho chiesto di farlo – ha spiegato Lafram ai giornalisti,al termine della cerimonia – anche per aiutarlo ad avere ilcoraggio di dare l’ultimo saluto effettivo a sua sorella”. Il giovane è rimasto in silenzio: “Non è riuscito ad esprimersi, come sappiamo tutti è ancora molto provato, sta vivendo con difficoltà l’elaborazione di questo lutto. I lsilenzio suo è molto significativo e va assolutamente rispettato”. Il cimitero resterà chiuso fino a domani, per la realizzazione della lapide.

saman

Ha aggiunto Lafram: “Saman è stata uccisa da chi doveva proteggerla. Noi come comunità islamica abbiamo sentito il dovere di accompagnarla per quest’ultimo saluto, insieme a suo fratello. Abbiamo celebrato il rito funebre proprio per dire che Saman da viva e da morta è parte integrante della comunità islamica. Non l’abbiamo rinnegata da viva, non la rinneghiamo da morta”.

Il funerale “è stato importante per lanciare un segnale – ha proseguito Lafram – a chi pensa che la religione sia stata il nemico numero uno di Saman. Anzi, noi ci siamo costituiti come parte civile nel processo, come Ucoii, per rimarcare senza se e senza ma la nostra posizione. Siamo dalla parte della vittima, non del carnefice. Siamo dalla parte di Saman, perché ha subito una barbarie indicibile e, come comunità, dovevamo essere in prima linea per dire che siamo dalla parte delle donne che hanno tutto il diritto di scegliere liberamente il proprio destino. E speriamo che Dio perdoni noi e tutti quelli che hanno mancato in questa triste vicenda”.

E’ stata “una giornata molto intensa anche se erano già alcuni anni che aspettavamo questo momento. Penso sia stato un momento importante di raccoglimento per tutta la comunità e anche per il fratello di Saman”, aggiunge il sindaco di Novellara Elena Carletti. “Noi oltre alla cittadinanza onoraria, che è un atto simbolico, abbiamo istituito un fondo, che è a tutti gli effetti un capitolo di bilancio, dedicato al contrasto della violenza e al supporto di queste ragazze perché ce ne sono ancora. Il tema è aperto la sfida è aperta e dobbiamo attrezzarci per affrontarla”.

Saman

Il pensiero, conclude la prima cittadina, “va oggi al fratello di Saman che ha sicuramente davanti un percorso non semplice ma Novellara ci sarà e la piccola comunità che si è radunata oggi a fianco a lui lo sosterrà”, conclude Carletti.