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Riforme, a Reggio nasce comitato a difesa Costituzione

14 marzo 2024 | 15:51
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Riforme, a Reggio nasce comitato a difesa Costituzione

Sesena (Cgil): “Obiettivo è il contrasto di tutti quei disegni sovversivi che stanno venendo avanti caldeggiati dal Governo Meloni”

REGGIO EMILIA – Un presidio sul territorio attivo per la Costituzione, che ne promuove l’applicazione delle parti rimaste “lettera morta” e la difende dai disegni di legge definiti “sovversivi” del Governo, a cominciare da quelli sull’autonomia differenziata delle Regioni (voluto dal ministro Roberto Calderoli) e sul premierato.

E’ il comitato territoriale di “La Via Maestra”, che si è costituito a Reggio Emilia dopo la manifestazione nazionale del 7 ottobre 2023, formato per ora da Cgil provinciale, Anpi, Associazione reggiana per la Costituzione, Arci, Acli, Filef, Iniziativa Laica, Udu, Libera, Auser, Federconsumatori e Sunia. Associazioni che, nei prossimi mesi, daranno vita ad un “intenso cronoprogramma” di iniziative di formazione e informazione su queste battaglie tra cittadini e lavoratori.

La prima è già in programma sabato 23 marzo, quando nella sede della Camera del lavoro sarà presentato il libro di Carlo Galli “Democrazia, ultimo atto?” edito da Einaudi. Ma il comitato fa già sapere che sarà in campo anche se, nell’iter di riforma costituzionale, si aprirà lo spiraglio del referendum.

Il “nostro principio guida – spiega il segretario della Cgil reggiana Cristian Sesena – è la difesa della Costituzione e il contrasto di tutti quei disegni sovversivi che stanno venendo avanti caldeggiati e sponsorizzati dal Governo Meloni”. Oggi, continua Sesena, “mettiamo insieme le forze laiche e progressiste ma anche cattoliche del territorio che condividono questa piattaforma di difesa, ma anche di rivendicazione, perchè noi non ci limitiamo a chiedere che non siano attuate azioni sovversive della Costituzione, ma chiediamo che questa sia l’occasione giusta per darle vita, rendendola applicata in tutti gli aspetti che ancora non lo sono”.

La Costituzione “per noi- dice ancora Sesena- è un testo modernissimo, attualissimo, in cui ci sono tutte le risposte ai problemi che attanagliano il Paese e quindi chiediamo che non venga manomessa, ma attuata”. Il percorso del comitato che oggi “inizia a lavorare” è aperto a quanti vorranno aderire, “che dovranno firmare l’appello nazionale e riconoscersi nel nostro obiettivo”, conclude il segretario. Secondo Daniele Catellani, presidente provinciale dell’Arci, “dopo la manifestazione nazionale di Roma è tempo di attuare una campagna che andrà a delineare il futuro dell’Italia, perché parlare di Costituzione vuol dire parlare di diritti, lavoro, sanità ambiente, cultura e di antifascismo. Per questo crediamo serva un’azione comune”.

L’impegno delle associazioni, spiega Rina Zardetto dell’Associazione reggiana per la Costituzione: “è unito ad una grande volontà di lavorare in maniera attrattiva e divulgativa perchè siamo consapevoli della difficoltà di far passare questi temi che però, se affrontati dal punto di vista delle ricadute sulla vita dei cittadini, credo abbiano effetto diverso”. Adesione convita degli studenti dell’Udu, perché “il diritto allo studio viene pesantemente minato dall’autonomia differenziata, creando regioni e studenti di serie A e serie Z”.

Stefano Melandri, membro dell’Anpi Reggio Emilia sottolinea: “Il tema dell’antifascismo è per noi il centro dell’attività quotidiana e anche il fatto di trovarsi fra diversi. Crediamo che aderire a questo comitato sia una pratica di democrazia”. Conclude Carlo Veneroni, segretario del sindacato inquilini della Cgil Sunia: “Siamo molto preoccupati per gli effetti dell’autonomia differenziata su un problema, quello della casa- richiamato indirettamente dall’articolo 47 della Carta costituzionale- già molto grave perfino al nord”.