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Reggiolo, 54enne denunciata per appropriazione indebita

27 marzo 2024 | 10:34
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Reggiolo, 54enne denunciata per appropriazione indebita

La donna, che seguiva la situazione patrimoniale di due anziani, si era appropriata di circa 30mila euro

REGGIOLO (Reggio Emilia) – Segue la situazione patrimoniale di due anziani, ma si appropria dei loro averi: 54enne denunciata dai carabinieri di Reggiolo per appropriazione indebita per circa 30mila euro.

I fatti risalgono al 19 ottobre scorso quando la vittima è andata dai carabinieri di Reggiolo, per denunciare i fatti. Ha detto di essere figlia unica, di genitori gravati da una particolare situazione di salute, entrambi ricoverati in una residenza sanitaria assistenziale.

Non riuscendo a gestire personalmente la situazione dei suoi genitori, aveva richiesto la nomina di un amministratore di sostegno che doveva occuparsi, di vendere l’abitazione dei suoi genitori per provvedere al pagamento delle rette e delle spese della struttura. Dopo la nomina dell’amministratrice la figlia era andata nell’abitazione per prendere gli oggetti di sua proprietà, accorgendosi che dentro l’abitazione mancavano tutti i mobili e tutti gli oggetti di valore.

L’amministratrice ha giustificato l’assenza degli oggetti come pagamento alla pari del lavoro effettuato dalla ditta di trasloco che si era occupata di smaltire gli oggetti inefficienti. Ma la denunciante aveva notato la presenza dei rifiuti, ancora presenti all’interno dell’abitazione. Insospettita, ha richiesto ed assunto la nomina di amministratrice di sostegno dei suoi genitori, cosicché potesse prendere visione della situazione contabile, riscontrando da subito incongruenze.

E così ha scoperto che, attraverso l’utilizzo delle loro carte di credito, sarebbero stati effettuati acquisiti di gioielli e beni di vario genere, non rinvenuti nella disponibilità dei due coniugi, per un danno quantificato in oltre 30.000 euro

Più nel dettaglio, si era accorta di alcune spese, effettuate per conto dei genitori, ingiustificate in quanto ricomprese già nella retta mensile della struttura di riposo e di altre spese varie, alcune delle quali sprovviste di relative fatture. I carabinieri hanno indagato, sentendo i dipendenti della struttura sanitaria che hanno detto che la retta mensile comprendeva tutte le spese alimentari, sanitarie, farmaceutiche e per l’igiene personale necessarie per gli ospiti, e che non erano a conoscenza di ulteriori spese, né erano state richieste ulteriori spese per i genitori, né portati a loro beni.

Alla luce dei fatti, a seguito di approfondite indagini, e concordi dichiarazioni testimoniali, i militari acquisivano a carico della donna elementi circa la sua presunta responsabilità in ordine ai reati contestati circostanza per cui la 54enne veniva denunciata alla Procura reggiana in relazione ai citati riferimenti normativi violati.