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Milan, perquisita la sede: indagati Furlani e Gazidis

12 marzo 2024 | 18:44
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Milan, perquisita la sede: indagati Furlani e Gazidis

L’ipotesi dei pm è che la società sia ancora di Elliott: la procura procede per “ostacolo all’autorità di vigilanza”

MILANO – La Guardia di Finanza ha perquisito Casa Milan. Sono indagati l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis, insieme a due dirigenti lussemburghesi. Le autorità sospettano che potrebbero esserci state irregolarità legate alla gestione e alla comunicazione dei fatti materiali da parte dei vertici del club rossonero. Si ipotizza che potrebbero essersi verificati ostacoli nell’esercizio delle funzioni di vigilanza da parte delle autorità competenti, in particolare riguardo alla reale proprietà del Milan.

Secondo quanto emerso dall’indagine condotta dal pm Giovanni Polizzi, vi sono dubbi circa la trasparenza riguardante la cessione del Milan a RedBird il 31 agosto 2022. Sembra che ci siano indicazioni che il club potrebbe essere sempre stato sotto il controllo del fondo Elliott, gestito dal finanziere Paul Singer, anziché essere passato effettivamente nelle mani di RedBird come precedentemente dichiarato.

Le perquisizioni effettuate nella sede di Casa Milan e nelle abitazioni dei soggetti coinvolti, insieme ai sequestri dei loro dispositivi elettronici, potrebbero fornire ulteriori dettagli su questa presunta simulazione di vendita e la reale proprietà nascosta del club.

Inoltre, l’indagine solleva preoccupazioni riguardo alla conformità del Milan alle normative Uefa, in particolare all’articolo 5 del regolamento che vieta l’influenza diretta su più club partecipanti alle competizioni europee. Se i sospetti fossero confermati, potrebbe esserci una violazione di tali regole da parte del fondo Elliott, che già detiene una posizione dominante nel Lille, un altro club iscritto alla Champions League.

La società acquirente del Milan, Rb Fc Holding Genepar Llc, con sede nel Delaware, solleva ulteriori domande riguardo alla sua struttura e trasparenza, poiché sembra essere collegata al fondo Elliott anziché a RedBird come precedentemente dichiarato. Altre anomalie emergono dai documenti inviati alla FIGC, con omissioni riguardanti le trattative di vendita e discrepanze nella struttura societaria comunicata all’organismo calcistico rispetto a quella presentata internamente al Milan.

In risposta alle accuse, il Milan ha dichiarato di essere estraneo alle indagini e di cooperare pienamente con le autorità competenti per fare luce su questa vicenda e garantire la trasparenza e la correttezza nel proprio operato.