La Signora del Crostolo, una fata che fa sognare grandi e piccini
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E’ una donna che, ogni giorno, cura un angolo della passeggiata del Crostolo prima di Puianello e lo ha reso fiabesco. Il presidente del Consiglio Matteo Iori le ha consegnato il premio Grazie
REGGIO EMILIA – C’è una signora, che fa sognare grandi e piccini e che diffonde la gentilezza sulle rive del Crostolo. Una figura che sembra uscire da una favola a cui, giustamente, è stato dato un nome fiabesco: “La Signora del Crostolo”.
E’ una donna che, ogni giorno, cura con estrema attenzione un angolo della passeggiata del Crostolo, rendendolo un luogo magico per bambini e adulti. Lo fa tramite proprie creazioni artistiche, fiori, costruzione di piccoli oggetti in legno, mettendo a disposizione pennarelli, noci per gli scoiattoli, libri, quaderni nei quali scrivere o disegnare, lasciando regalini per i bambini, ed altro ancora. Non si fa mai vedere da nessuno, ma, quotidianamente, rende bellissimo e accogliente un punto della passeggiata del Crostolo che è adiacente ad un piccolo canale affluente al torrente e che si trova poco prima del ponte di Puianello.
La signora, che si fa intervistare rigorosamente di spalle, come si conviene a una figura fiabesca, racconta al presidente del Consiglio Matteo Iori, che le ha consegnato il premio Grazie: “Ci sono persone che vengono anche da fuori Reggio, magari da Milano. Spero che non rimangano delusi, perché è veramente una piccola cosa e quindi mi improvviso guida turistica, dandogli il nome di un ristorante e dicendogli che possono proseguire la passeggiata per la vasca di Corbelli”.
Continua la donna: “La cosa più bella è la risposta degli adulti. La maggior parte di quelli che lasciano qualcosa da scrivere sono adulti e questo non me lo aspettavo. Una persona mi ha scitto in privato che va in quel luogo a piangere. Mi ha detto: ‘Lascio lì le mie lacrime e torno a casa alleggerita’”.
Conclude la Signora del Crostolo: “E’ solo un angolino, c’era anche prima. Ma adesso lo si apprezza di più, lo si sente un po’ nostro, perché avvengono gli scambi. Gli si vuole bene e credo che ciò che speravo, stia accadendo. L’amore per la nostra terra passa anche dalla gentilezza”.
