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Esercito in stazione, niente dibattito in consiglio

18 marzo 2024 | 19:39
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Esercito in stazione, niente dibattito in consiglio

Il documento ha incassato 7 voti favorevoli (Alleanza civica, Fdi, Lega e Coalizione civica), 17 contrari e 1 astensione (Forza Italia)

REGGIO EMILIA – I gruppi di maggioranza in Consiglio comunale a Reggio Emilia (Pd, Reggio E’, +Europa ed Europa Verde) hanno respinto l’ammissibilità alla discussione dell’ennesimo ordine del giorno presentato “con urgenza” dalla Lega, che chiedeva l’adesione della città del Tricolore al progetto “strade sicure” portando l’esercito in stazione.

Il documento ha incassato sette voti favorevoli (Alleanza civica, Fratelli d’italia, Lega e Coalizione civica), 17 contrari e una astensione (Forza Italia). L’odg è stato presentato dopo che nei giorni scorsi il candidato a sindaco del centrosinistra Marco Massari si è detto favorevole alla presenza dell’esercito in stazione, per arginare degrado, spaccio e microcriminalità, mentre gli alleati del Pd si sono detti contrari.

Commenta il consigliere della Lega, Alessandro Rinaldi: “Tecnicamente é vero che é stata bocciata l’urgenza, ma l’intervento del capogruppo Cantergiani per respingere l’odg urgente che avevo presentato alla luce delle dichiarazioni pubbliche del Dott. Massari fa intendere chiaramente come i consiglieri di maggioranza in Sala del Tricolore siano contrari alla presenza dell’ esercito, sconfessando in questo modo il loro candidato sindaco. A questo punto é lecito chiedersi quale linea prevarrà in campagna elettorale, se quella del PD locale o quella del candidato sindaco Massari.
Noi, a differenza della coalizione di centrosinistra, le cui forze politiche a sostegno di Massari continuano peraltro a litigare a suon di dichiarazioni sul tema esercito , abbiamo le idee chiare e siamo fermamente convinti che l’impiego dell’esercito nelle zone più critiche della città, su tutte quella della stazione, rappresenti un’importante forza deterrente e preventiva al fine di garantire maggior sicurezza per la cittadinanza”.