Editoria |
Altre news
/

Emilia-Romagna, accordo Anci-giornalisti su uffici stampa

6 marzo 2024 | 16:13
Share0
Emilia-Romagna, accordo Anci-giornalisti su uffici stampa

Stipulata un’intesa che ne promuove diritti e modalità di reclutamento

REGGIO EMILIA – In Emilia-Romagna nasce un protocollo d’intesa che accende i riflettori sui diritti dei giornalisti impiegati negli uffici stampa degli oltre 300 Comuni della regione e individua, nei bandi di assunzione fatti dagli enti locali, criteri che ne valorizzino la professionalità.

L’accordo – che richiama un’intesa nazionale, ma è di fatto unico nel suo genere – è stato firmato questa mattina in municipio a Reggio Emilia tra il presidente regionale dell’Anci e sindaco della città del Tricolore Luca Vecchi, Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine emiliano-romagnolo dei giornalisti, Paolo Maria Amadasi, a capo dell’Associazione stampa Emilia-Romagna (Aser) e Gianni Boselli, che all’interno dello stesso sindacato guida il gruppo specialistico degli uffici stampa (Gus).

Per quanto si tratti di un atto di indirizzo, il protocollo prevede in dettaglio punti molto specifici e potrà aiutare i Comuni, soprattutto quelli più piccoli dove i bandi rispondono spesso alle necessità organizzative più varie, a redigerli non solo a norma di legge ma tutelando i giornalisti (sui bandi l’Aser ha attivato un osservatorio specifico, ndr). Per quanto riguarda i rapporti sindacali, ad esempio, se l’ufficio stampa è composto da più persone, potrà essere eletto un fiduciario di redazione.

Per i giornalisti che rivestono incarichi negli organismi di categoria, inoltre, si prevede che sia assicurata l’agibilita’ sindacale. Altre prescrizioni riguardano poi i temi del regime previdenziale, dell’assistenza sanitaria integrativa e della formazione, per cui si prevedono permessi retribuiti.

Sul fronte del reclutamento del personale, infine, si dispone che i candidati siano valutati da una commissione che si auspica composta anche da giornalisti professionisti iscritti all’Ordine da almeno dieci anni. “Per la prima volta l’Anci arriva a formalizzare un accordo così importante con le associazioni di rappresentanza del mondo giornalimo”, sottolinea Luca Vecchi. E il fatto di avere i “giusti interlocutori vuol dire escludere a priori dinamiche di discrezionalità e garantire la professionalità di coloro che all’interno della comunicazione pubblica esercitano questo delicato mestiere”, aggiunge il presidente dell’Anci regionale.

Per Paolo Amadasi (Aser) “questo accordo rappresenta un primo passo fondamentale per recuperare il divario tra i giornalisti e gli altri dipendenti dei Comuni”. Ma è una intesa pilota “che fa bene a tutti perché è un passo verso la garanzia delle necessità della collettività, cioè avere una informazione rispettosa della verità e delle persone coinvolte”, aggiunge Amadasi. Non da ultimo, chiude il presidente dell’Aser, migliorerà le condizioni di lavoro dei giornalisti che, nei piccoli Comuni, hanno orari di lavoro o mansioni non sempre rispettosi del loro ruolo. Il protocollo, sottolinea il presidente dell’Odg Ramunno “tiene stretto il rapporto tra istituzioni e cittadini che è sempre più sfilacciato.

L’informazione può avere un ruolo importante nel ricostruirlo, ma deve essere fatta in maniera professionale, seria e nell’interesse dei cittadini e non solo come banale attività di comunicazione”. Secondo Gianni Boselli del Gus, l’atto “è il punto di partenza per sviluppare intese analoghe nel settore della sanità pubblica (delle Asl in particolare) e delle municipalizzate”.