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Donna incinta morta, la Soragni: “Responsabilità politica”

13 marzo 2024 | 12:43
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Donna incinta morta, la Soragni: “Responsabilità politica”

Il candidato sindaco: “Se mancano i medici non è per causa del fato cinico, ma per scelte fatte dalla politica, da trent’anni a questa parte”

REGGIO EMILIA – “Una donna incinta, una madre, che muore di fronte alla porta di un pronto soccorso chiuso, non è più una fatalità, è una scelta politica”. Lo afferma Paola Soragni, candidata a sindaco di Reggio Emilia, dopo il decesso della donna indianaavvenuto ieri notte a Montecchio.

“I pronto soccorso – attacca Soragni – sono stati chiusi o ridimensionati (così Scandiano, Montecchio e Correggio), i reparti nascite chiusi (come a Castelnovo Monti). Se mancano i medici per fornire un adeguato servizio ai cittadini non è per causa del fato cinico, ma per scelte politiche, fatte dalla politica, da trent’anni a questa parte”.

E non si dica, aggiunge la dissidente del M5s reggiano, “che mancano soldi e risorse, perché ‘le balle stanno in poco posto’, se e come abbiamo abbondantemente toccato con mano soldi e risorse dei cittadini, anziché finanziare la sanità pubblica, vengono destinati invece alla stupidità bellicista: ben oltre 80 milioni al giorno”.

Conclude quindi la candidata: “La morte di una madre in modo tanto assurdo merita rispetto, affinché non accada mai più. Uno Stato e una comunità che dimostrano di non essere in grado di tutelare la salute dei propri concittadini, non sono assolutamente più civili”.