Correggio, serata di violenza in un bar: denunciato

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Un 25enne è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Correggio e alla presentazione alla polizia giudiziaria dopo essere stato accusato, insieme ad altri due complici, tra cui un minore, di concorso in furto con destrezza, tentata estorsione, rapina impropria e lesioni personali.

E’ successo il 22 febbraio scorso dopo una serata di volenza in un bar di Correggio. Quella sera un 26enne era arrestato dai carabinieri di Correggio per concorso in furto, tentata estorsione, rapina impropria, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. I militari erano stati chiamati da alcuni cittadini che gli avevano segnalato un’aggressione posta in essere da più persone ai danni di alcuni clienti di una birreria.

Giunti sul posto i militari avevano identificato le vittime dell’aggressione: tre clienti del bar che avevano evidenti segni di lesioni sul volto. I carabinieri avevano ricostruito che uno straniero, in compagnia di altre due persone (poi identificate), avevano sfilato, dagli indumenti indossati dalla vittima, le chiavi dell’auto e il suo telefono cellulare. Poi gli aveva chiesto “qualcosa in cambio” per ottenere la restituzione dei due oggetti.

Di fronte al rifiuto dell’uomo il 26enne, insieme ai suoi due amici, aveva aggredito l’uomo prendendolo a calci e pugni, facendolo cadere a terra, picchiando anche altri due amici, che erano intervenuti in sua difesa, con calci e pugni per poi allontanarsi dal locale. Non contenti avevano aperto l’auto della vittima, utilizzando la chiave rubata, poi erano fuggiti a tutta velocità. I carabinieri si sono messi alla ricerca dei fuggitivi, riuscendo a localizzare il mezzo che, dopo un inseguimento di qualche minuto, è stato bloccato all’ingresso del parco della Memoria su via Varsavia a Correggio.

Il passeggero seduto sul lato anteriore era riuscito a fuggire (ed è il 25enne denunciato oggi, ndr), mentre il conducente, nonostante la forte resistenza esercitata con calci, spintoni e manate nei confronti dei due militari, è stato ammanettato e portato in caserma dove è stato arrestato. L’auto, ritrovata con le chiavi di accensione inserite nel quadro e con leggeri danni, è stata restituita al legittimo proprietario. I militari intervenuti sul posto hanno riportato ferite giudicate guaribili rispettivamente in 6 e 5 giorni.