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Consorzio Edilgest, dopo l’interdittiva antimafia Salati si è dimesso

7 marzo 2024 | 21:58
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Consorzio Edilgest, dopo l’interdittiva antimafia Salati si è dimesso

Dal 4 marzo il segretario della Lega non è più amministratore unico: gli subentra il 60enne Fabrizio Salsi

REGGIO EMILIA – L’aveva annunciato e l’ha fatto. Roberto Salati non è più amministratore unico del Consorzio Edilgest escluso dalla white list a causa di una interdittiva antimafia. Dal 4 marzo, ovvero pochi giorni dopo l’uscita della notizia che Edilgest era stata esclusa dalla white list, Salati si è dimesso.

Da quella data il nuovo amministratore è il 60enne Fabrizio Salsi che è amministratore unico anche di Esse Star srl, una società che si occupa di pubblicità ed è stato amministratore unico di Cupido srl, attiva nel settore delle gelaterie e pasticcerie.

Roberto Salati, ex candidato sindaco del centrodestra e attuale segretario della Lega e capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, ha rassegnato le sue dimissioni in seguito alla notizia che il consorzio che guidava era stato escluso dalla whitelist, il che significa che non può partecipare ad appalti pubblici dopo aver subito una interdittiva antimafia.

Il gruppo interforze che aveva steso la relazione aveva passato al setaccio i soci del Consorzio Edilgest ed il verdetto era stato lapidario: “Risulta chiaramente ricorrente non uno, ma una pluralità di indizi atti a suffragare il pericolo di infiltrazione nelle scelte economiche del consorzio da parte della criminalità organizzata”.

Secondo l’interdittiva “decine e decine di soci sono portatori di importanti criticità antimafia”, tipo frequentazioni con uomini della cosca Grande Aracri. Sono inoltre “state registrate numerose fatture tra il Consorzio Edilgest e consorziati che all’epoca della fatturazione” erano già stati colpiti da interdittiva. Infine molti consorziati hanno legami di parentela con persone che hanno “un alto grado di permeabilità alla criminalità organizzata”.

Fanno inoltre parte di altri consorzi a cui “partecipano soggetti economici destinatari di provvedimenti interdittivi antimafia, oppure coinvolti in operazioni di importante contrasto alla criminalità organizzata”. L’interdittiva del prefetto è stata notificata a Salati il 13 febbraio scorso, ma la società non ha replicato e l’amministratore unico non ha chiesto di essere ascoltato. Ora si è dimesso.