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Anziani, sportelli antitruffa in tre centri sociali

25 marzo 2024 | 16:16
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Anziani, sportelli antitruffa in tre centri sociali

Il progetto, ideato dal Comune di Reggio Emilia nel 2021, è stato rinnovato grazie ad un finanziamento di 18.000 euro del ministero dell’Interno

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia torna potenziata la campagna “Insieme per combattere le truffe-non siamo nati ieri” rivolta soprattutto alle persone fragili come gli anziani. Il progetto, ideato dal Comune di Reggio Emilia nel 2021, è stato rinnovato grazie ad un finanziamento di 18.000 euro del ministero dell’Interno e vede quest’anno anche Federconsumatori tra gli aderenti al protocollo siglato da Comune e Provincia di Reggio con la Prefettura.

Tra le azioni previste, oltre ad una campagna di sensibilizzazione con volantini, affissioni stradali e video diffusi sui sociale sulle emittenti locali, anche la creazione di tre veri e propri “sportelli antitruffa” attivi nei centri sociali “Tricolore” di via Agosti, “Gatto Azzurro” del quartiere Gattaglio e della frazione di Fogliano. Il servizio, a cui rivolgersi per chiarire dubbi o sapere come affrontare la situazione se si è caduti in un raggiro, sarà gestito dai volontari dei centri, “istruiti” da Federconsumatori.

Dei “corner” informativi con materiale divulgativo sulle truffe saranno installati poi nei 27 centri sociali del territorio. Infine, mentre proseguono gli incontri con i cittadini di Polizia di Stato, Polizia locale, Carabinieri e Guardia di finanza, saranno di nuovo coinvolti anche i 40 gruppi di “Controllo di comunità” a cui partecipano oltre 4.000 cittadini. Nicola Tria, assessore comunale con delega alla Legalità, evidenzia: “Siamo tutti potenziali vittime delle truffe e questo sportello serve soprattutto a fare prevenzione”.

truffe

Come? “facendo circolare le informazioni, perché essere anziani vuol dire anche spesso avere poche relazioni sociale ed essere per questo più esposti”, aggiunge Tria. Anche Lanfranco De Franco, suo collega in Giunta con delega alla Partecipazione, mette l’accento sulla leva della “non indifferenza” su cui si basa la campagna e sulle “relazioni anche in contesti informali”.

Per questo evidenzia De Franco, “i centri sociali, che stiamo trasformando in ‘case di quartiere’, cioè luoghi di comunità sono fondamentali per veicolare informazioni e raccogliere segnalazioni senza vergognarsi di denunciare”. Sulla stessa linea Lucia Lusenti di Federconsumatori: “Abbiamo iniziato a fare delle formazioni nei centri sociali – spiega – per rendere consapevoli del tema e per fornire gli strumenti per affrontare la situazione quando il passo falso è già stato commesso. Questo nell’ottica del non sentirsi vittima, ma colpiti da un sistema che studia e si evolve”. Di aiutare i cittadini a “sviluppare gli anticorpi” parla il capo di Gabinetto della Prefettura Gabriele Gavazzi, mentre il questore Giuseppe Maggese evidenzia: “Questi crimini odiosi approfittano della solitudine degli anziani e quindi serve una consapevolezza diffusa e una rete di protezione intorno a loro”.

Ivan Bixio, comandante provinciale della Guardia di finanza, sottolinea come “almeno in Italia le truffe non prevedono pene molto severe e questo le rende un investimento criminale a basso rischio e ad altissimo rendimento. Non a caso dietro ci sono organizzazioni, anche non locali, su cui come Gdf concentriamo il nostro interesse”. Denunciare le truffe conclude il maggiore dei carabinieri Francesco Coratti, “aiuta anche a risalire agli autori, quindi fatelo senza paura”. Stesso avvertimento dal comandante della Polizia locale Stefano Poma che invita a tenere a mente il colore giallo della campagna come “promemoria” se ci si imbatte in situazioni poco chiare.