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Allevamento abusivo di cani nella Bassa: denunciato il titolare

8 marzo 2024 | 12:48
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Allevamento abusivo di cani nella Bassa: denunciato il titolare

Sanzione di 5mila euro. Trovati 22 cani meticci, simil Amstaff e American Bully, tra cui 5 fattrici (femmine adulte) e 12 cuccioli

REGGIO EMILIA – Un allevatore abusivo di cani della Bassa reggiana è stato denunciato e sanzionato per 5mila euro con l’accusa di aver allestito un vero e proprio allevamento commerciale di cani all’interno della sua abitazione e nel cortile adiacente.

I carabinieri forestali di Gualtieri e il personale della polizia locale di Reggiolo, con il supporto del Servizio veterinario dell’Ausl Reggio Nord, sono intervenuti, dopo varie segnalazioni, trovando 22 cani meticci, simil Amstaff e American Bully, tra cui 5 fattrici (femmine adulte) e 12 cuccioli nati tra il 2022 e nel 2023, oltre a 4 maschi adulti. Il controllo ha preso in considerazione diversi aspetti, rilevando illeciti sia penali che amministrativi.

In particolare, all’interno della proprietà, in pieno centro abitato, è stata constatata la presenza di strutture di contenimento dei cani costruite senza alcun titolo edilizio. Altro aspetto di rilevanza penale è quello relativo alle violazioni commesse in merito alla gestione dei rifiuti derivanti dell’allevamento, costituiti in primis dalle deiezioni dei numerosi cani presenti, che era priva di tracciabilità e quindi illecita.

Ulteriori accertamenti si sono concentrati poi sulle verifiche in materia di anagrafe canina, commercio di animali d’affezione e benessere animale. L’attività di allevamento era praticata, negli anni, per evidenti fini commerciali: lo attestano i dati acquisiti in anagrafe canina dai militari del Nucleo relativi a iscrizione e cessione di numerosi cuccioli negli anni, con vendite confermate anche da molteplici acquirenti rintracciati dai militari in tutta Italia.

Oltre alle sanzioni relative all’irregolarità dell’attività commerciale, avviata senza la preventiva segnalazione di inizio attività al Comune, all’allevatore è stata contestata anche la mancanza del previsto registro degli animali in carico, oltre a quello dei trattamenti sanitari effettuati. Infine, ulteriori violazioni hanno infine riguardato le carenti condizioni igieniche degli spazi di detenzione. Fortunatamente, nessuna infrazione, invece, è stata riscontrata in merito al benessere degli animali allevati: le buone condizioni di salute dei cani hanno consentito di scongiurare eventuali ipotesi di maltrattamento.

Non è un episodio isolato: quello degli allevamenti abusivi di animali d’affezione a scopi commerciali può essere considerato un fenomeno emergente, spesso combinato alla vendita online dei cuccioli tramite piattaforme di e-commerce e canali social. Non di rado è possibile imbattersi, infatti, in annunci relativi alla vendita di cagnolini, gattini ed altri animali da compagnia: prima di procedere all’acquisto, è importante verificare sempre che allevatori e commercianti operino nel pieno rispetto della normativa di settore, ambito costantemente monitorato dai carabinieri della specialità forestale dell’Arma.