Agenzia Dogane, fronte comune per salvarla

REGGIO EMILIA – Un fronte comune per opporsi all’accorpamento dell’Agenzia delle Dogane di Reggio Emilia con quella di Modena. E’ quello di fatto nato oggi nella sede della Provincia regggiana grazie all’incontro che Cgil, Cisl e Uil – dopo l’allarme lanciato da Unindustria – hanno chiesto con urgenza a tutti gli esponenti politici del territorio. All’appello hanno risposto i deputati Ilenia Malavasi e Andrea Rossi, il senatore Graziano Delrio, i consiglieri regionali Andrea Costa e Ottavia Soncini, oltre alla consigliera provinciale Francesca Bedogni.

“La posizione assunta su Reggio Emilia è assurda perché i numeri prodotti da Reggio sono superiori a quelli di molte altre dogane italiane“, commentano Mauro Nicolini della Fp Cgil, Cristian Villani della Fp Cisl e Luigi Raffaele Nacca della Uil Pa. “In Italia – aggiungono – ci sono almeno altre 45 Agenzie che andrebbero razionalizzate prima di Reggio, quindi questo accorpamento non ha senso tanto più che la sola Emilia-Romagna andrebbe a razionalizzare tre uffici, mentre altre regioni, tra cui la Lombardia, nessuno”.

I sindacalisti sottolineano poi di “non fidarsi nemmeno delle rassicurazioni ricevute sul fronte occupazionale” e definiscono un “ulteriore elemento di preoccupazione” la scadenza nel 2025 del contratto d’affitto dello stabile che ospita la sede di Reggio. Per Ilenia Malavasi “si tratta di una scelta abbastanza sospetta”. Per questo “porteremo velocemente il caso in aula per avere una risposta chiara e precisa da parte del Governo”, promette la parlamentare. Andrea Costa ribadisce infine il sostegno della Regione, già espresso dall’assessore Vincenzo Colla, e chiarisce: “Questa non è una rivendicazione di campanile”. Ci sono infatti “motivi oggettivi” come i 131 milioni di introiti per lo Stato prodotti dall’ufficio di Reggio, chiude Costa.