Studio Castiglioni, interrogazione al ministro Nordio

8 febbraio 2024 | 16:49
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Studio Castiglioni, interrogazione al ministro Nordio

L’ha presentata il deputato del Pd, Andrea Rossi, che ha organizzato un incontro sabato mattina a Casalgrande. “Sottratti centinaia di migliaia di euro”

REGGIO EMILIA – Il deputato del Pd Andrea Rossi ha presentato ieri un’interrogazione parlamentare al ministero della Giustizia Carlo Nordio per sapere “se ci sono strumenti per intervenire a favore di condòmini truffati dall’amministratrice Castiglioni“. Rossi ha ritenuto necessario organizzare un momento di confronto con i cittadini interessati per capire meglio gli eventi e valutare quali opzioni siano disponibili.
L’incontro sarà sabato alle 10,30 al Planet Aut, all’ex Bocciodromo di Casalgrande in via Santa Rizza, con la presenza del consigliere regionale Federico Amico che ha presentato una interpellanza in Regione Emilia-Romagna. All’incontro sono stati invitati anche i rappresentanti dei sindacati degli inquilini, dei consumatori e degli amministratori condominiali.
Nella sua interrogazione Rossi scrive che “nel mese di gennaio 2024 è emersa sulla stampa locale reggiana una serie di incresciosi episodi riguardanti l’attività di un’amministratrice di condominio, Graziella Castiglioni, con un ufficio a Scandiano, che ha sottratto risorse dai conti corrente dedicato alle spese dei condomini affidati alla sua gestione per importi attualmente stimabili nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, non rendendosi disponibile a fornire spiegazioni”.
Continua il deputato: “Questo fatto ha inevitabilmente esposto i condomini ad una serie di difficoltà dovendo, pur in assenza delle risorse finanziarie, sostenere una serie di costi tra cui, a titolo meramente esemplificativo e di certo non esaustivo, le assicurazioni, le utenze comuni, i costi di cura di interni ed esterni, nonché la necessità di provvedere “nuovamente” a pagare fatture in realtà non saldate. La situazione non è scevra da conseguenze, non essendo molti condomini in grado di ripristinare la capienza dei fondi comuni e vedendosi quindi esposti nei confronti dei fornitori con conseguente rischio di distacco delle utenze a causa della morosità”.
Secondo quanto scrive Rossi “l’amministratrice in questione risulta nulla possidente, con le conseguenze che le eventuali azioni restitutorie esperite sul piano civile risulterebbero scarsamente utili, i fatti anzidetti sono occorsi anche rispetto ad immobili di proprietà di amministrazioni comunali, il che, peraltro, integra i fatti tipici previsti ex artt. 494, 640 e 646 c.p. circa i reati di sostituzione di persona, truffa e appropriazione indebita, per i quali già è stato avviato un procedimento da parte della Procura della Repubblica”.
Rossi chiede nella sua interrogazione a Nordio “come intenda, nell’ambito delle proprie prerogative, garantire la tutela per i condomini che, in buona fede, sono stati truffati da amministratori disonesti, anche prevedendo specifiche moratorie circa il
pagamento delle utenze”.