Sicurezza, Aguzzoli: “Esercito in stazione? Non mi scandalizza”

7 febbraio 2024 | 12:22
Share0
Sicurezza, Aguzzoli: “Esercito in stazione? Non mi scandalizza”

Un centinaio di persone hanno partecipato al Binario 49 all’incontro organizzato da Coalizione civica sui problemi della zona stazione

REGGIO EMILIA – “A me non scandalizza parlare di esercito perché accoglienza e integrazione non sono possibili senza il rispetto delle regole e nel contesto di una repressione dei reati”. Lo ha detto ieri sera Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale di Coalizione civica a Reggio Emilia, nel corso del dibattito organizzato dal suo stesso movimento nel quartiere “caldo” della stazione ferroviaria storica. A discutere con lui del degrado della zona (teatro di tre omicidi in dieci mesi) i sindaci apartitici Enrico Bini di Castelnovo Monti, Gianluca Paoli di Bagnolo e Giuseppe Daviddi di Casalgrande.

Circa un centinaio le persone che hanno assistito al dibattito (moderato dalla giornalista del Resto del Carlino Benedetta Salsi) tra cui i consiglieri in sala del Tricolore Paola Soragni e Gianni Bertucci, oltre ad esponenti di associazioni e residenti storici del quartiere. Sull’invio dei militari, caldeggiato di recente dal centrodestra reggiano, Aguzzoli prosegue: “Parlare di sicurezza e repressione del crimine non è un atteggiamento di destra. Anzi è un argomento che non va lasciato alla destra perché è perdente e non possiamo continuare a fare finta di non vedere che in stazione un problema esiste”.

binario

Il civico ricorda poi: “Circa tre anni fa in Consiglio comunale sono stato il primo a suggerire di valutare la presenza dell’esercito e il mio intervento fu accolto con occhi alzati e sorrisetti ironici. Ma registro che oggi quelle stesse persone ammettono che ci sia un problema che per noi, che parliamo con gente della stazione, era ben chiaro già allora”.

Aguzzoli sottolinea inoltre i risvolti sociali esplosivi della situazione perché, in un’area ad altissima densità di cittadini stranieri “coloro che non erano razzisti rischiano di diventarlo”. Tra le possibili soluzioni individuate da Coalizione civica, innanzitutto, “un assessorato dedicato alla sicurezza, con un assessore che sia sul territorio tutti i giorni”, e poi maggiori investimenti sulle attività extrascolastiche e lo sport per integrare i residenti non italiani di seconda generazione.

Inoltre, insiste Aguzzoli, “bisogna mettere in rete istituzioni e volontariato ed evitare la ghettizzazione. Quindi non portare via i residenti (come nel caso del progetto di via Paradisi, ndr), ma immettere persone e forze nuove nel quartiere”. Negativo infine il giudizio del civico sul progetto “Reggiane off”, che due anni fa ha portato al graduale svuotamento dei capannoni dismessi dell’area industriale, occupati abusivamente da invisibili e disperati.

“Quel progetto – continua Aguzzoli – è finito in un’operazione di polizia che si chiama sgombero che probabilmente andava fatto, ma a cui non ha seguito nessuna soluzione, perché queste persone sono state spostate da un luogo con dei muri, dove potevano essere controllate, ad uno senza muri dove il controllo non c’è”. Ora, conclude il consigliere, “si parla di replicare quel modello in stazione: temo che porterà solo ad un acuirsi dei problemi”.

Gino Rossi, residente della stazione che si è esposto contro lo spaccio subendo per questo intimidazioni ha rinnovato un appello corale a denunciare i reati. Infine la proposta arrivata dall’associazione Papa Giovanni XXIII di un luogo dove permettere ai consumatori di crack di farlo in modo controllato, sottoscritta dall’assessore al welfare Daniele Marchi, è stata bollata dai sindaci relatori come “una sconfitta della legalità” (fonte Dire).