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Rifiuti dalla Campania a inceneritore Parma: indagine su Iren

22 febbraio 2024 | 15:01
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Rifiuti dalla Campania a inceneritore Parma: indagine su Iren

Secondo la procura di Milano Iren non avrebbe riciclato il materiale designato come plastica e gomma, ma lo avrebbe classificato come “altri rifiuti”, meno costosi da smaltire

REGGIO EMILIA – La Procura di Milano sta attualmente indagando sulle procedure di smaltimento dei rifiuti provenienti dalla Campania presso alcuni impianti del nord Italia gestiti da Iren, incluso l’inceneritore di Parma. L’inchiesta riguarda il presunto traffico illecito di rifiuti, con materiale che avrebbe dovuto essere riciclato finendo invece bruciato nell’inceneritore di Ugozzolo o portato in discarica in Piemonte.

Le aziende coinvolte sono Il Truciolo e Iren Ambiente Spa. Secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, Iren, dopo aver ottenuto un bando pubblico dalla Regione Campania per lo smaltimento delle ecoballe, non avrebbe riciclato il materiale designato come plastica e gomma, ma lo avrebbe classificato come “altri rifiuti”, meno costosi da smaltire, destinandoli a due siti di proprietà Iren: una discarica a Collegno (Torino) e l’inceneritore a Parma. Questa pratica avrebbe consentito un risparmio sui costi e un maggiore guadagno economico per la multiutility.

In risposta, Iren Ambiente ha dichiarato di aver operato nel pieno rispetto delle procedure interne e di legge, mettendosi a disposizione delle autorità competenti per le indagini necessarie. L’azienda “esprime massima fiducia nel lavoro della magistratura, confidando che possa riconoscere l’estraneità di Iren all’accusa”. Anche Il Truciolo, un’altra società coinvolta nello smaltimento dei rifiuti, ha respinto le accuse, definendole “del tutto infondate”.