Reggiana, un pareggio che vale oro a Cremona

10 febbraio 2024 | 17:26
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Reggiana, un pareggio che vale oro a Cremona

I granata passano in vantaggio con Marcandalli e poi subiscono un eurogol di Coda. Poi stringono i denti e chiudono in attacco

REGGIO EMILIA – Due tiri a bersaglio, una rete annullata dal VAR, un’espulsione e sei ammoniti. Questo il bilancio maturato al termine dell’incontro, svoltosi sul manto erboso dello stadio comunale “Giovanni Zini”,  che ha visto come protagoniste Cremonese e Reggiana. La difesa granata, oggi, è da paragonare all’alessandrite (la pietra preziosa più rara al mondo). La Reggiana, inoltre, perfora la difesa della Cremonese dopo sei vittorie in casa senza subire gol dei padroni di casa.

Primo tempo
Una brezza vivace, facendosi strada tra le mura dell’arena, rende ardua la visione del match non solo ai novemila spettatori presenti sugli spalti intenti nel trattenere a sé sciarpe, cuffie, striscioni, ma anche ai giornalisti impegnati nel rincorrere gli svolazzanti fogli dei propri taccuini. Riportando le fasi salienti di quanto andato in scena nel corso della prima parte di gioco: a ergersi protagonista è l’estremo difensore di casa che, uscito tempestivamente dai propri pali, sbarra la strada a Gondo. Sul nascere dell’imminente capovolgimento di fronte, a impedire l’avanzata funesta di Vazquez è la torre di guardia Marcandalli.

A finire per primo sul libro nero dei cattivi è Ghiglione reo di aver arrestato con troppa veemenza il leprotto Bianco. Il terminale offensivo granata Gondo viene citato nuovamente alla cronaca a seguito di una pregevole conclusione che si spegne, per una questione di centimetri, al di sopra della traversa. Pregevole è poi il colpo di testa di Vazquez volto a lambire il legno. Mirabile è anche il volo a planare di Bardi a chiudere lo specchio di porta a Lochoshvili. Al rintocco del trentottesimo minuto capitan Rozzio, versione parafulmine, annichilisce Vazquez. A spiccare è il muro granitico difensivo emiliano, quest’ultimo plaudito dal supporter reggiano.

Secondo tempo
Palla sul fondo. E’ calcio d’angolo. Melegoni calibra millimetricamente la traiettoria della sfera volta ad impattare la fronte di Marcandalli per suggellare il momentaneo vantaggio. Un colpo, però, che non tramortisce la Cremonese in quanto, allo scoccare del settantesimo, Coda ristabilisce la perfetta parità dilettandosi in un gesto tecnico tale da abbagliare gli occhi degli spettatori. Vi è spazio anche per osservare il radente di Melegoni soffiare sul palo. All’ottantunesimo arriva pure il raddoppio della compagine lombarda che porta la firma di Falletti, cancellata pochi istanti dopo dal VAR (ravvisato irregolare l’intervento di Castagnetti su Bianco al sorgere dell’azione incriminata). Mister Stroppa vede il proprio plotone diminuire di un’unità dal momento che il direttore di gara, reputando scomposto il tacklesu Kabashi, spedisce anzitempo sotto la doccia Johnsen. Nulla più sino al fischio finale. Si è rivista quella personalità che, more solito, contraddistingue la Reggiana.

Il tabellino

U.S. CREMONESE – A.C. REGGIANA 1919: 1 – 1

Marcatori: 57’ Marcandalli (R), 70’ Coda (C).

U.S. CREMONESE (3-5-2): Saro; Sernicola, Bianchetti, Lochoshvili; Ghiglione (dal 66’ Zanimacchia), Abrego, Castagnetti (dal 88’ Tsdjout), Falletti (dal 88’ Quagliata), Johnsen; Vazquez (dal 88’ Majer), Coda (dal 92’ Rocchetti). A disposizione: Livieri, Brahja, Marrone, Della Rovere, Ciofani, Afena-Gyan. Allenatore: Giovanni Stroppa.

A.C. REGGIANA 1919 (3-4-2-1): Bardi; Sampirisi, Rozzio, Marcandalli; Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo; Portanova (dal 62’ Antiste), Melegoni (dal 75’ Girma); Gondo (dal 75’ Varela). A disposizione: Sposito, Satalino, Szyminski, Libutti, Reinhart, Cgarini, Blanco, Pettinari. Allenatore: Alessandro Nesta.

Arbitro: Michael Fabbri sez. di Ravenna (Assistenti: Giuseppe Perrotti sez. di Campobasso, Domenico Fontemurato sez. di Roma 2. IV Ufficiale: Valerio Pezzopane sez. di L’Aquila. VAR: Matteo Gariglio sez. di Pinerolo. AVAR: Oreste Muto sez. di Torre Annunziata).

Note – Espulso: Johnsen. Ammoniti: Ghiglione, Abrego, Bianchetti, Falletti, Melegoni, Majer. Angoli: 9 – 4. Recupero: 1’ pt. – 6‘st.