La manifestazione |
Altre news
/

Marcia della Pace, in mille per dire “stop” alla guerra

24 febbraio 2024 | 19:44
Share0
Marcia della Pace, in mille per dire “stop” alla guerra

Il sindaco Vecchi in piazza Prampolini attacca il governo dopo i pestaggi di Pisa e Firenze: “Non è in questo modo che si costruisce l’autorevolezzza di una democrazia”

REGGIO EMILIA – In mille hanno sfilato oggi per le vie del centro alla manifestazione per la pace indetta in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, il cui scopo è di chiedere lo stop alle ostilità non solo di questo conflitto, ma anche di quello in Medio Oriente.

Al corteo hanno partecipato 160 associazioni. Come richiesto dagli organizzatori erano presenti solo le bandiere della pace. Ha detto il sindaco Luca Vecchi che era presente al corteo: “Penso che questo sia un bellissimo messaggio di pace di democrazia, in un momento che vedo inquieto non solo per le tante guerre, ma anche per la crisi che attraverso la democrazia in vari contesti nel mondo”.

Di fianco a lui il segretario della Cgil, Cristian Sesena, che ha aggiunto: “Siamo qua oggi, con gran parte della società civile reggiana per dire no alla guerra e per dire che la pace è ancora una possibilità in campo. Noi riteniamo che essere pacifisti vuol dire essere in grado di imporre una strada nuova al dialogo e al confronto. In questi due anni, dallo scoppio della guerra in Ucraina, ci sono stati 10.000 morti civili”.

Giorgio Zanni, presidente della Provincia ha detto: “In tutta Italia, in questi giorni, ci sono tante manifestazioni che chiedono lo stop della guerra e lo stop dei bombardamenti e uso il plurale, perché bisogna usare il plurale di questi casi”.

Era presente anche il candidato sindaco di Coalizione civica, Fabrizio Aguzzoli, che ha commentato: Ho lavorato come medico in contesti di guerra in Afghanistan. Nel 2012 per 2 mesi ad Herat con l’Esercito italiano, come medico di Croce Rossa Militare e successivamente nel 2014, per 3 mesi, nel Panshir con Emergency all’interno di un programma di cooperazione internazionale, per l’addestramento dei chirurghi locali. Ho visto la devastazione della guerra e in questi tempi incerti, di conflitto anche dentro l’Europa, l’impegno di ogni buon amministratore deve essere per la pace”.

Il corteo è poi arrivato in piazza Prampolini dove il sindaco Vecchi non si è risparmiato, nel suo intervento, una stoccata al governo per il pestaggio dei manifestanti a Pisa e Firenze da parte delle forze dell’ordine. Ha detto il primo cittadino: “Non dobbiamo chiudere gli occhi nemmeno davanti ai fatti di casa nostra, perché è inaccettabile che si picchino gli studenti durante una manifestazione antifascista. C’è voluto Mattarella per ricordare che non è così che si costruisce l’autorevolezza della democrazia. Quella pagina è una delle pagine più brutte della storia della democrazia del nostro paese da molto tempo a questa parte”.