Iren, il consiglio comunale vota il patto parasociale

REGGIO EMILIA – Rendere più snelle le procedure. Questo in sintesi l’effetto delle modifiche apportate nella delibera – in discussione oggi in Consiglio comunale a Reggio Emilia – di approvazione del nuovo Patto parasociale Iren (la cui scadenza è prevista il prossimo 5 aprile 2024) e del nuovo Sub-patto emiliano, cioè lo strumento che disciplina il rapporto tra gli enti pubblici delle province di Reggio, Parma e Piacenza, soci di Iren spa.

Tra le principali novità introdotte, infatti, viene ulteriormente rafforzato il ruolo del Comitato di sindacato, nell’ambito del quale i soci pubblici rivestono una posizione centrale, soprattutto al fine di deliberare su alcune materie organizzative. Viene inoltre prevista la facoltà di rinnovare tacitamente il patto di triennio in triennio salva disdetta da parte dei soggetti aderenti.

Il nuovo patto non apporta invece modifiche all’attuale governance che prevede un Cda composto da 15 consiglieri, fra cui i 3 consiglieri delegati (presidente, vicepresidente e amministratore delegato) e un collegio sindacale composto da 5 membri. Restano inoltre invariati l’esercizio della cosiddetta “facoltà di designazione” delle tre figure apicali (presidente, vice presidente e amministratore delegato) da parte del sindaco che detenga il maggior numero di azioni, nonché il vincolo al sindacato di blocco delle azioni nella misura del 35%.

Nel sub-patto emiliano le novità più significative riguardano anche in questo caso la possibilità di rinnovare tacitamente di triennio in triennio il sub-patto stesso, mentre restano invariate tutte le altre disposizioni. Ad esempio sui diritti di designazione da parte dei soci pubblici emiliani e sulla disciplina dei trasferimenti azionari tra le parti emiliane.