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Isolato San Rocco, la Cgil: “Il presidio di polizia non basta”

5 gennaio 2024 | 14:37
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Isolato San Rocco, la Cgil: “Il presidio di polizia non basta”

Il membro della segreteria confederale Luca Chierici: “Comune rinnovi protocolli antidegrado con associazioni”

REGGIO EMILIA – “Il tema della sicurezza urbana di Reggio Emilia va affrontato in modo concreto e non con stucchevoli dibattiti a mezzo stampa su quanto accaduto a Capodanno o su altri singoli episodi”. Così la segreteria della Cgil reggiana interviene nella discussione innescata dagli espisodi di vandalismo registrati nell’isolato San Rocco (in pieno centro storico) la notte del 31 dicembre, chiedendo inoltre al Comune di “convocare al più presto un tavolo che possa cercare soluzioni condivise e concrete”.

Per il sindacato tuttavia la strada per risolvere i problemi “non può essere solo quella dell’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine, ma un vero piano condiviso che nel medio termine punti ad una stagione di nuova partecipazione attiva di tutta la cittadinanza”. Secondo il membro della segreteria confederale Luca Chierici, infatti, “la proposta di un presidio delle forze dell’ordine fisso in centro, come da più parti richiesto, può configurarsi come soluzione temporanea ma la sicurezza non è tema da affrontare in maniera improvvisata”.

Inoltre, fa notare Chierici, “le proposte di presidi fissi a Reggio cominciano a moltiplicarsi in maniera preoccupante: dalla zona stazione, passando per via Roma ed in ultimo, appunto, arrivando alla zona dei Teatri e dell’isolato San Rocco. Viene da chiedersi se ci siano le risorse economiche e di personale per poterli gestire tutti”.

Continua il sindacalista: “Da alcune settimane abbiamo chiesto al Comune un tavolo per il rinnovo dei protocolli relativi alla zona di via Turri e informazioni sulle convenzioni con le associazioni che, con estrema fatica, cercano di mantenere viva quella zona ma, ad oggi, non abbiamo avuto alcuna risposta”.

Bisogna dunque non solo “rinnovare celermente” i protocolli, ma estestenderli “prevedendo analoghe soluzioni anche in altre zone problematiche della città, rendendo i comitati e le associazioni presenti sul territorio protagoniste di un presidio, in questo caso culturale, capace di allontanare il degrado e ridare vita a quei quartieri della città che più ne soffrono”.

Infine, dicono da via Roma, “non ci appassiona lo scontro maggioranza-opposizione su chi debba assumersi la responsabilità dell’attuale situazione: tale responsabilità è infatti condivisa tanto tra chi a livello locale deve gestire una situazione non semplice quanto tra chi, a livello nazionale, è al Governo e continua ad affrontare il tema a suon di slogan e poi non agisce né per migliorare effettivamente le condizioni degli organici delle forze dell’ordine né erogando fondi per l’accoglienza”.