ROMA – Il punto più alto dell’epidemia di influenza è stato registrato nell’ultima settimana del 2023. Tuttavia, dai primi sette giorni del 2024, si è osservato un inizio di calo dei casi, sebbene il numero rimanga significativo, attestandosi a quasi un milione. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che la curva di incidenza dell’influenza sta iniziando a declinare, con un totale di 7,8 milioni di italiani colpiti.
Nel periodo tra il primo e il 7 gennaio, i casi sono stati 970 mila, in calo rispetto al milione e 80 mila della settimana precedente. L’incidenza è diminuita da un picco di 18,3 casi per mille abitanti a 16,5 casi. L’epidemia di quest’anno ha raggiunto un “picco epidemico con un valore di incidenza mai raggiunto nelle stagioni precedenti”, secondo quanto riferito dall’Istituto.
Anna Teresa Palamara, a capo delle malattie infettive dell’Istituto, ha commentato: “Sia i dati epidemiologici che microbiologici sembrano indicare che stiamo superando il picco, anche se è probabile una circolazione sostenuta nelle prossime settimane, facilitata dalla recente riapertura delle scuole”.
Per le persone a rischio, come gli over 60 e coloro che sono vulnerabili a causa di malattie preesistenti, la raccomandazione rimane quella della vaccinazione. Palamara ha sottolineato l’utilità continua del vaccino, in particolare in vista della persistenza della stagione influenzale per diverse settimane. Si consiglia inoltre una sana prudenza nei comportamenti e di non assumere antibiotici senza indicazioni mediche, ricorrendo al pronto soccorso solo se strettamente necessario.
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