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Ilaria Salis, Farnesina a Ungheria: “Misure alternative a carcere”

30 gennaio 2024 | 19:50
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Ilaria Salis, Farnesina a Ungheria: “Misure alternative a carcere”

Tajani: “Orban non c’entra”. Il servizio penitenziario ungherese: “Falsità sulle condizioni di detenzione”. Le opposizioni chiedono un’informativa di Meloni

ROMA – Le condizioni di detenzione di Ilaria Salis, l’italiana di 39 anni incarcerata a Budapest per l’aggressione a due estremisti di destra, mostrata in catene durante il processo, diventano un caso dibattuto. La Farnesina chiede alternative alla detenzione in carcere all’Ungheria. Il servizio penitenziario ungherese respinge le accuse sulle condizioni di detenzione come “falsità”.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiarisce che il governo ungherese non influenza il processo, poiché la magistratura è indipendente. Il ministro Lollobrigida afferma di non aver visto le foto della detenuta ammanettata e chiede un’indagine. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dice che incontrerà il padre della donna il 2 febbraio per discutere della situazione.

Il padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, denuncia la diffusione di foto inerenti a un reato per il quale sua figlia non è accusata e sollecita un trattamento umano per la detenuta. Gli avvocati italiani di Ilaria Salis cercano di ottenere misure alternative alla detenzione in Ungheria, come gli arresti domiciliari in Italia, con il supporto dell’ambasciata italiana.

Amnesty International Italia e i ‘Giuristi democratici’ denunciano le condizioni di detenzione di Ilaria Salis e chiedono misure alternative alla detenzione cautelare, in linea con le norme europee.