Fim, Fiom e Uilm: “Partiti e istituzioni imparino dai metalmeccanici”

8 gennaio 2024 | 16:55
Share0
Fim, Fiom e Uilm: “Partiti e istituzioni imparino dai metalmeccanici”

I sindacati danno il via a una consultazione preventiva sul contratto nazionale che coinvolgerà migliaia di lavoratori nella nostra provincia

REGGIO EMILIA – “Una grande prova di unità sindacale, di umiltà e di capacità di ascolto”. E’ questa la sfida che lanciano le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici aprendo una consultazione “che nessun partito, nessun altro sindacato, nessuna istituzione svolge abitualmente per ascoltare i propri rappresentati”. Così Simone Vecchi, Giorgio Uriti e Jacopo Scialla, Segretari provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Nei giorni scorsi le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, in vista della preparazione della piattaforma per il rinnovo del Ccnl Federmeccanica/Assistal, hanno deciso di lanciare una campagna di ascolto tra gli occupati, iscritti a Fim Fiom Uilm nel settore dell’industria metalmeccanica privata e di installazione di impianti che sostengono con il loro attivismo le tre organizzazioni sindacali.

Dice Simone Vecchi della Fiom di Reggio Emilia: “Chiediamo ai lavoratori metalmeccanici di indicarci cosa per loro è importante per migliorare la propria condizione di lavoro e con queste dimensioni non lo si faceva da oltre 50 anni”.

“Ascoltiamo i nostri iscritti, cioè chi sostiene attivamente il sindacato con il proprio contributo e mettendoci la faccia. Il sindacato è una libera associazione, sostenuto da tantissime persone. Porre attenzione alle esigenze, alle richieste e ai bisogni dei lavoratori iscritti è un importante segnale di attenzione alla persone e alla democrazia partecipativa”, dichiara Giorgio Uriti della Fim.

Ha detto Iacopo Scialla della Uilm: “I temi al centro del questionario on line sono tanti: dal salario all’orario di lavoro, dal welfare alla parità di genere, dalla salute e sicurezza alla formazione professionale, dalla previdenza complementare alla sanità integrativa fino al tema della partecipazione. Diffonderemo il questionario tra i nostri iscritti fino al 16 gennaio 2024 puntando a presentare la piattaforma definitiva entro il mese di marzo”.

A Reggio Emilia la consultazione sindacale andrà alla ricerca dell’opinione di diverse migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, quelli occupati nelle imprese che applicano il contratto nazionale della Federmeccanica.

Fim Fiom e Uilm parlano di “democrazia partecipativa”: assemblee in tutti i luoghi di lavoro per confrontarsi collettivamente con le lavoratrici e i lavoratori sul contratto nazionale, una consultazione preventiva che si svolgerà nelle prossime settimane, poi la scrittura della piattaforma rivendicativa da parte delle organizzazioni sindacali nazionali e infine un nuovo confronto in assemblea con i metalmeccanici per avere un riscontro e soprattutto un voto vincolante sull’assemblea.

“Le nuove tecnologie permettono di consultare facilmente i lavoratori, anche in maniera massiva, ed avere un riscontro veloce dell’opinione diffusa su un certo argomento”, prosegue la nota dei sindacati provinciali delle tute blu reggiane. Il questionario infatti potrà essere compilato online, inquadrando un Qrcode rintracciabile sui volantini diffusi da Fim Fiom Uilm oppure andando direttamente sul sito www.metalmeccanici.org.

Continuano Uriti, Vecchi e Scialla.“Con questo sondaggio abbiamo l’obiettivo di definire le priorità rivendicative nella prossima piattaforma e al contempo di rafforzare l’unità sindacale e il rapporto con i nostri iscritti”.

Il questionario chiederà ai lavoratori consultati tra le altre cose anche se le aziende in cui lavorano hanno effettivamente messo in campo la formazione professionale prevista dal contratto nazionale (24 ore obbligatorie per ogni addetto nell’arco del triennio), se ritengono che la riduzione di orario insieme all’aumento salariale sia una priorità, come valutano gli elementi di welfare presenti nel contratto collettivo (sanità e previdenza integrativa) e se le imprese hanno attuato i “break formativi sulla salute e sicurezza”.

Una domanda specifica riguarda inoltre la necessità di stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori precari che negli ultimi anni sono cresciuti, anche in virtù di una crescita del settore, in tantissime aziende.

Concludono le tre sigle: “I corpi intermedi come il sindacato esistono se si confrontano quotidianamente con i lavoratori, innanzitutto con le assemblee, ma anche con tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, altrimenti ci si allontana dai propri iscritti e si rischia di non essere più rappresentativi”.