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Dottore palestinese, raccolta fondi per sua famiglia a Gaza

9 gennaio 2024 | 17:12
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Dottore palestinese, raccolta fondi per sua famiglia a Gaza

Nezar Elkhaldi, medico di base a Quattro Castella, sta raccogliendo soldi su GoFundMe per fare uscire i suoi parenti e portarli in Italia

QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – “Ho dovuto trasformare la mia iniziativa in una raccolta fondi non più per ricostruire le loro case ma per salvare la loro vita”. Racconta così Nezar Elkhaldi, medico palestinese da oltre 30 anni in Italia, su GoFundMe dove ha lanciato la sua raccolta fondi per cercare di mettere in salvo la sua famiglia rimasta a Gaza.

Nezar lavora da oltre 20 anni come medico di base, nella guardia medica e medico vaccinatore pediatrico, a Quattro Castella. È arrivato in Italia, dalla Striscia di Gaza, per studiare Medicina, oggi ha una moglie italiana, Sara e 3 figli.

“A Gaza ho lasciato i miei genitori e 5 fratelli, che come me hanno studiato e sono sempre stati professionisti attivi nella società di Gaza fino al 07/10. Le case di 3 dei miei fratelli sono state distrutte e le case dei miei genitori e degli altri 2 fratelli sono inagibili, secondo le ultime informazioni che siamo riusciti ad avere”.

Inizialmente la raccolta fondi era stata pensata per fornire aiuto al fratello Ehab Alkhaldi, primo a subire le conseguenze dell’attacco, per la ricostruzione della sua casa: “Col passare del tempo – spiega Nezar – c’è stata una evoluzione drammatica, oltre ogni limite all’immaginazione”.

“I fondi saranno utilizzati per: fornire loro il sostentamento per la sopravvivenza; mettere al sicuro la mia famiglia oltre il confine egiziano; trasferirli in Italia almeno finché la guerra non è cessata; ricostruire, se e quando sarà possibile, le abitazioni in loco per cominciare una nuova vita”, spiega Nezar.

Nezar Elkhaldi

La solidarietà e la vicinanza intorno alla famiglia è grande e al momento sono stati donati oltre 5mila euro, ma l’obiettivo di 50 mila euro è ancora lontano.

“Nel frattempo  – fa sapere il medico – siamo in contatto con l’ambasciata Italiana a Tel Aviv e il consolato Italiano a Gerusalemme, ma non siamo ancora riusciti ad avere risposte concrete per organizzare un loro trasferimento”.

Per chi volesse contribuire la raccolta fondi è raggiungibile al seguente link https://gf.me/v/c/gfm/la-casa-distrutta-striscia-di-gaza