Coprì agente indagato, censura per comandante carceraria

3 gennaio 2024 | 15:49
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Coprì agente indagato, censura per comandante carceraria

Respinto al Tar il ricorso della donna contro il provvedimento disciplinare

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia aveva suscitato clamore la storia di presunta usura sollevata nel 2020 dalla trasmissione “Fuori dal coro”, che sarebbe stata praticata a discapito di un imprenditore edile della montagna da una guardia carceraria in servizio nel penitenziario di via Settembrini.

Per quei fatti la comandante del reparto, non indagata nell’inchiesta, aveva ricevuto una sanzione disciplinare di “censura”. Il suo ricorso contro il provvedimento presentato davanti al Tar di Parma è stato però respinto. E’ tutto nero su bianco in un verdetto del tribunale amministrativo ducale pubblicato il 20 dicembre scorso.

Alla comandante si contestava in particolare di aver consigliato al suo sottoposto, che le aveva confidato di essere stato contattato da una giornalista di Mediaset, “di richiedere un periodo di congedo ordinario (che lo stesso ha fatto)”. La comandante aveva inoltre deciso di “ritirargli l’arma di ordinanza con i relativi colpi e caricatori”.

Il tutto, si osserva nella sentenza, senza però informare il direttore della casa circondariale dell’inchiesta che di lì a poco si sarebbe scatenata e senza trasmettere alcuna comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica. In seguito alla bocciatura del ricorso la donna è stata anche condannata a pagare le spese di giudizio (3.000 euro oltre accessori di legge).