Sciopero del terziario venerdì 22 dicembre

14 dicembre 2023 | 14:04
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Sciopero del terziario venerdì 22 dicembre

Per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di riferimento. Manifestazione interregionale a Milano per i lavoratori del Nord Italia

REGGIO EMILIA – Venerdì 22 dicembre sarà sciopero per tutti i dipendenti del terziario, distribuzione, pubblici esercizi, ristorazione, agenzie di viaggi, alberghi e aziende termali. Uno sciopero, per l’intera giornata o turno di lavoro, proclamato unitariamente dalle categorie di Cgil Cisl e Uil che riguarderà a livello nazionale oltre 5 milioni di lavoratrici e lavoratori in attesa ormai da anni dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di riferimento.

La giornata di stop indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs è finalizzata a sollecitare un avanzamento dei negoziati, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati.

Una fase di mobilitazione che da mesi sta portando, nei posti di lavoro, tra delegate e delegati, lavoratrici e lavoratori le ragioni dello sciopero, le motivazioni che hanno portato i sindacati di categoria a non accettare le proposte delle parti datoriali sui rispettivi tavoli negoziali.

Si legge in una nota del sindacato: “Il messaggio, rivolto alle associazioni imprenditoriali di settore, è chiaro. Non c’è più spazio e tempo per tattiche dilatorie o espedienti volti a eludere un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza”.

Per i lavoratori del Nord Italia è prevista una manifestazione interregionale a Milano con concentramento alle 9.30 in piazza Castello e arrivo del corteo in piazza Sempione-Arco della Pace. Da Reggio Emilia sono previsti pullman per la manifestazione di Milano (per prenotazioni contattare le organizzazioni sindacali).

Proseguono Filcams Fisascat Uiltucs: “In provincia di Reggio Emilia sono coinvolti più di 10mila addetti, la maggior parte dei quali ha contratti d’assunzione con orario part time. L’inflazione di questi anni in mancanza dei rinnovi contrattuali è stata e continua ad essere pesante: una perdita economica superiore alle centinaia di euro, pertanto non è proponibile un aumento salariale che non ne tenga conto”.

Concludono i sindacati: “Le associazioni aziendali e cooperative non possono continuare con aumenti insufficienti da un lato e richieste di maggiori disponibilità sia d’orario sia di giorni lavorativi dall’altro. Non si affronta seriamente nemmeno il tema della conciliazione vita lavoro. Per tutte queste ragioni siamo costretti a scioperare il 22 dicembre e chiediamo anche alla cittadinanza supporto e comprensione: solidarietà con una protesta forte che i lavoratori metteranno in atto sotto Natale, ricordando che il venerdì 22 è seguito dal sabato e domenica 23 e 24 dicembre, giornate di lavoro intense per le persone coinvolte nella mobilitazione dello sciopero”.