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Saman, il padre: “Voglio sapere chi ha ucciso mia figlia”

19 dicembre 2023 | 14:45
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Saman, il padre: “Voglio sapere chi ha ucciso mia figlia”

Il padre Shabbar al termine delle sue dichiarazioni spontanee: ” “Mi sono liberato, fate giustizia come volete, io non dico niente”

REGGIO EMILIA – “Questo processo non è completo. Voglio sapere anch’io con chi è andata mia figlia quella notte e chi l’ha ammazzata”. Lo dice Shabbar Abbas, padre di Saman, nelle dichiarazioni spontanee rese in chiusura del processo che lo vede imputato con altri quattro parenti dell’omicidio della figlia. Stando alla versione fornita dall’uomo su quanto successo la notte del 30 aprile 2021, Saman dopo una giornata in cui “era stato tutto normale” aveva deciso di andare via di casa, riferendo ai genitori che sarebbe passata un’amica a prenderla.

“Nonostante l’avessi pregata piangendo lei è uscita”, ha detto Shabbar raccontando che lui e la moglie, immortalati in un video considerato prova dell’accusa, le sarebbero corsi dietro per dissuaderla dallo scappare di notte senza però riuscirci. Il giorno dopo, compiuto il viaggio in Pakistan che i genitori avevano programmato da tempo, “ho ricevuto un messaggio da Saman che diceva: ‘Papà sto bene, dopo ti chiamo’”, ha spiegato ancora l’imputato, ammettendo la “colpa” di “non essere tornato subito in Italia”. Rispetto alla versione fornita dal figlio, che ha accusato i parenti di aver pianificato ed eseguito l’omicidio, Shabbar afferma: “Lui non ha una mente forte, chiunque lo può prendere per mano e portarlo dove vuole”.

Quanto al presunto movente del delitto, il rifiuto di Saman al matrimonio combinato con il parente Akmal organizzato nel 2019, il padre afferma che “sia mia figlia sia mia moglie erano molto contente per questo bravo ragazzo, che aveva quattro anni in più di Saman (e non undici, ndr) e una casa e della terra in Pakistan”. Per quanto riguarda la relazione di Saman con Saqib Aiub, sbandierata sui social, il padre di Saman sottolinea: “In famiglia erano tutti arrabbiati con questo ragazzo ed è vero che lo volevano picchiare. Questo amore con Saman non era una bella cosa”.

Shabbar ha poi parlato anche della fuga d’amore in Belgio della figlia, scappata di casa nel 2020 per incontrare un ragazzo afghano”, rubando 8.000 euro e i gioielli d’oro donati dalla famiglia del futuro sposo, evidenziando: “Quando è tornata a casa le ho detto che non c’era problema per i soldi. Solo lei contava”. L’imputato ha infine definito “un disastro” la situazione in famiglia quando i Servizi sociali impedivano ai genitori di vedere la figlia: “Mia moglie piangeva sempre e sbatteva la testa contro il muro e anche io non lavoravo più come prima”. Rivolto ai giudici Shabbar ha concluso: “Mi sono liberato, fate giustizia come volete, io non dico niente”.