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Salario minimo, bagarre alla Camera

5 dicembre 2023 | 19:55
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Salario minimo, bagarre alla Camera

Dopo il maxi emendamento: opposizioni ritirano la firma. Conte strappa testo in Aula. Schlein: “Governo di sfruttatori”

ROMA – Giornata decisiva per il salario minimo, con un acceso confronto a Montecitorio. Nel pomeriggio, è stato presentato il maxi emendamento di Walter Rizzetto, presidente meloniano della commissione Lavoro, che sostituisce e cancella i 9 euro lordi l’ora del salario minimo legale. La destra ha bocciato le proposte delle opposizioni, demandando all’esecutivo il compito di trovare una soluzione entro giugno per garantire “retribuzioni eque”.

Durante la discussione, Giuseppe Conte ha strappato il testo originale in Aula, accusando il governo e Meloni di aver gettato la maschera. Elly Schlein ha rimproverato la maggioranza, affermando: “State dalla parte degli sfruttatori, vergogna”.

Oggi si è votato su quattro emendamenti delle opposizioni, miranti a sostituire il meccanismo-Rizzetto, eliminare la delega al governo e proporre alternative alla proposta governativa. Italia Viva e il centrodestra hanno presentato anche i loro emendamenti, incluso uno di Forza Italia che esclude il pubblico impiego dalle indicazioni del maxi emendamento.

La giornata è iniziata con l’audizione del commissario Ue Nicolas Schmit, autore della direttiva europea sul salario minimo. I dem hanno richiesto l’audizione, sottolineando che il rifiuto della destra suona come un rifiuto dell’Europa.

Per le dichiarazioni di voto finali, previste forse domani, interverranno i leader politici, tra cui Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi e Matteo Richetti. Rizzetto ha difeso la controproposta della destra, sottolineando la necessità di risolvere un problema complesso e criticando l’inazione degli anni precedenti.

La legge delega della destra propone di estendere entro sei mesi il trattamento economico minimo del contratto più applicato a tutti i lavoratori non coperti dalla contrattazione collettiva nella stessa categoria. Si introduce anche la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese, tema sostenuto dalla Cisl di Luigi Sbarra.