Reggio Emilia, ditta interdetta continua a lavorare “vigilata”

REGGIO EMILIA – In provincia di Reggio Emilia, culla del maxi processo “Aemilia” contro la ‘ndrangheta, si moltiplicano le aziende colpite da interdittive del Prefetto ed escluse dalla white list, che riprendono a lavorare sotto la vigilanza di un amministratore giudiziario.

L’ultimo caso emerge da una sentenza del Tar di Parma e riguarda una ditta interdetta a fine 2021 con la motivazione che “il rischio infiltrativo (della criminalità organizzata, ndr) poggia su un quadro di consistente spessore indiziario”. Dopo aver impugnato il provvedimento prefettizio, la ricorrente ha però comunicato che a giugno scorso il tribunale di Bologna l’ha ammessa al controllo giudiziario per 18 mesi, dichiarando che, in forza di tale atto, “si deve ora considerare ammessa alla White List della Prefettura di Reggio Emilia“.

I giudici del tribunale amministrativo di Parma che hanno di recente valutato la controversia hanno pertanto preso atto della improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse alla decisione. Le spese di giudizio sono state compensate.