Pmi e mercato del lavoro, 9 aziende su 10 non trovano personale

5 dicembre 2023 | 16:25
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Pmi e mercato del lavoro, 9 aziende su 10 non trovano personale

Presentati i risultati dell’indagine condotta da Cna presso i suoi associati sul tema del mismatch tra domanda e offerta nel mercato del lavoro

REGGIO EMILIA – Le imprese reggiane stanno affrontando gravi difficoltà nella ricerca di personale, con ben l’89% delle aziende che intendono assumere che riscontra ostacoli significativi. I profili richiesti sono sempre più complessi, evidenziando un crescente mismatch tra le competenze necessarie e quelle disponibili sul mercato del lavoro.

Le principali cause di questa situazione, secondo le imprese, sono la scarsità dell’offerta di personale, influenzata anche dalla denatalità, e la limitata disponibilità dei giovani al sacrificio. Fattori economici come la rigidità dei contratti e i costi del lavoro che impediscono salari più alti contribuiscono ulteriormente a questo scenario.

Questi sono i risultati principali di un’indagine condotta da CNA Reggio Emilia, che ha coinvolto 207 imprese rappresentative del contesto locale. La maggioranza delle aziende coinvolte sono piccole imprese con meno di 9 dipendenti, e il fatturato influisce sui dati raccolti.

Il presidente CNA Reggio Emilia, Giorgio Lugli, ha detto: “Sul tema del mismatch si gioca una partita a mio parere decisiva. C’è il rischio di uno scontro generazionale che va scongiurato e riportato nei canoni naturali. Dobbiamo fare in modo che una generazione di artigiani si connetta, dialoghi, interagisca con una nuova leva di lavoratori e di potenziali futuri imprenditori. Ma vale anche il contrario: occorre che le generazioni più giovani – al di là delle competenze di base e specialistiche – acquisiscano una maggiore consapevolezza (attraverso le famiglie, la scuola, l’Università) di come funzionano realmente le imprese e il mondo del lavoro”.

L’indagine rivela che molte aziende hanno avuto esperienze di collaborazione con le scuole, soprattutto nei settori della produzione, della comunicazione e del terziario avanzato. C’è anche un interesse crescente nella collaborazione con le università, soprattutto nelle facoltà di ingegneria e marketing/comunicazione.

Le previsioni di assunzioni a breve e medio termine mostrano che quasi la metà delle aziende prevede nuove assunzioni, ma la ricerca di personale avviene principalmente attraverso reti di conoscenze personali o autocandidature, piuttosto che canali formali.

Il direttore generale, Azio Sezzi, aggiunge: “Il dato che risalta maggiormente è la difficoltà nel reperire personale qualificato. Quasi nove aziende su dieci tra quelle che stanno cercando personale lamentano gravi difficoltà nel reperirlo. Le cause principali, secondo gli intervistati, sono molteplici: la mancanza di candidati è una realtà oggettiva, ma anche la poca propensione al sacrificio e i bassi salari (dovuti a un elevato costo del lavoro) sono considerati i principali fattori responsabili del divario tra domanda e offerta”.

I profili maggiormente ricercati spaziano da operai specializzati a figure qualificate nel commerciale e nei servizi. I contratti a tempo determinato sono i più considerati per i neoassunti, mentre gli aspetti salariali e gli incentivi economici sono i criteri principali di selezione per i nuovi lavoratori. Il welfare aziendale non è prioritario, ma c’è un crescente interesse nell’approfondire queste tematiche per attirare nuove risorse in azienda.