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Montecchio, lavoratori in sciopero alla Ems

20 dicembre 2023 | 18:05
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Montecchio, lavoratori in sciopero alla Ems

Domani, per l’intera mattinata, si terrà un presidio davanti ai cancelli dell’azienda. I sindacati: “E’ inaccettabile, mentre il fallimento è dietro l’angolo, non sapere il nome dell’eventuale compratore”

MONTECCHIO (Reggio Emilia) – I lavoratori di Ems, durante l’assemblea del 18 dicembre scorso, hanno deciso di proclamare un pacchetto di 24 ore di sciopero
a partire da oggi. Domani, per l’intera mattinata, si terrà un presidio davanti ai cancelli di Ems.

Scrivono i sindacati: “La decisione è stata presa a causa della totale chiusura da parte di Ems nel dare informazioni sullo stato della trattativa in corso alle organizzazioni sindacali, ai lavoratori, alle lavoratrici e alle Istituzioni. Troviamo inaccettabile in un momento del genere, dove il fallimento è dietro l’angolo, non sapere il nome dell’eventuale compratore interessato, né quali siano le richieste avanzate,quali piani industriali o le clausole inserite nella proposta vincolante, ma soprattutto, se questa andrà a buon fine”.

Attualmente, la direzione dell’Ems Group sta trattando con possibili acquirenti interessati a garantire la continuità dell’attività. I sindacati, rappresentati da Fiom e Fim, chiedono la garanzia dei posti di lavoro, delle sedi e delle condizioni di lavoro, sottolineando che i lavoratori non devono pagare oltre quanto già stabilito dai contratti di solidarietà.

Secondo i sindacati l’azienda non è in crisi di ordinativi o competitività, “ma i problemi derivano dalla cattiva gestione degli ultimi anni, che ha generato un debito ingente”. I sindacati sottolineano “l’urgenza di trovare una soluzione per evitare la perdita di competenze, la fuga di clienti e l’incremento del debito aziendale”.

Ems Group, con sede a Montecchio, produce macchine automatiche per l’industria del beverage & food e del vetro, nonché macchine per l’automazione della logistica. La complessità tecnologica e l’alto valore aggiunto dei prodotti richiedono competenze specifiche. Al momento, ci sono ancora 250 dipendenti presso Ems, con altre decine coinvolti nell’indotto in Val D’Enza. Sindacati e istituzioni cercheranno un confronto ufficiale con la direzione aziendale e l’esperto nominato dal tribunale nei prossimi giorni.