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Giovani, in 20 anni in Italia sono tre milioni in meno

1 dicembre 2023 | 18:39
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Giovani, in 20 anni in Italia sono tre milioni in meno

Il Rapporto Censis evidenzia un’emorragia inesorabile: andrà sempre peggio. In aumento gli italiani che emigrano all’estero

ROMA – L’Italia sta affrontando un rapido processo di invecchiamento, con una diminuzione dei giovani e un aumento dell’emigrazione della popolazione in età lavorativa. Secondo il 57° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2023:

  1. Declino demografico giovanile: Attualmente, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono poco più di 10 milioni, rappresentando il 17,5% della popolazione. Nel 2003, erano oltre 13 milioni, pari al 23% del totale. Le previsioni indicano che nel 2050 saranno solo poco più di 8 milioni, appena il 15,2% della popolazione totale.
  2. Assenza di giovani nelle istituzioni: Nel panorama politico e istituzionale, la presenza di giovani è limitata. Solo l’11,1% dei sindaci attualmente in carica ha al massimo 40 anni, e solo 72 sono under 30. La media dell’età dei sindaci è di 54 anni, e nei livelli decisionali superiori, come regioni e governo, l’età media continua ad essere elevata.
  3. Emigrazione giovanile: L’Italia è un paese di emigrazione, con oltre 5,9 milioni di italiani residenti all’estero. Negli ultimi dieci anni, c’è stato un aumento del 36,7% degli italiani residenti all’estero, e le iscrizioni all’Aire per espatrio sono principalmente giovani tra i 18 e i 34 anni.
  4. Cambiamenti nelle strutture familiari: Le famiglie tradizionali stanno diminuendo, e crescono le famiglie non convenzionali. Il numero di matrimoni è in diminuzione, e le unioni civili stanno diventando più comuni.
  5. Opinioni sociali e ambientali: Gli italiani sono favorevoli all’eutanasia (74%), all’adozione da parte di single e al matrimonio egualitario. Tuttavia, la gestazione per altri è meno accettata (34,4%). C’è una preoccupazione diffusa per i cambiamenti climatici (84%) e il 73,4% teme una crisi economica e sociale a causa di problemi strutturali irrisolti.
  6. Cambiamenti nel valore del lavoro: Per il 74,8% dei lavoratori italiani, il lavoro non è più centrale nella vita, e l’87,3% ritiene che fare del lavoro il centro della propria vita sarebbe un errore. La ricerca di momenti per sé stessi è una priorità quotidiana per il 62,1% degli italiani.
  7. Paura per il futuro: Gli italiani temono il cambiamento climatico incontrollabile, i rischi ambientali, demografici e connessi alla guerra. La preoccupazione per la crisi economica, la siccità e l’esaurimento delle risorse energetiche è diffusa.

Questi dati riflettono una società in trasformazione e evidenziano sfide significative per il futuro dell’Italia.