Frode al fisco di oltre un milione: perquisizioni anche a Reggio

4 dicembre 2023 | 16:04
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Frode al fisco di oltre un milione: perquisizioni anche a Reggio

Nel mirino due società di trasporti parmensi, con sede legale a Fontevivo e unità locali anche nella nostra città, che avrebbero sottratto al fisco 1,1 milioni dal 2015 al 2022

REGGIO EMILIA – Perquisizioni anche a Reggio Emilia in un’indagine della Finanza in cui è emersa una frode al fisco di oltre un milione di euro e che ha portato alla denuncia di cinque persone.

Illecita somministrazione di manodopera (indicando come datore di lavoro sei società “cartiere” intestate a prestanome e scaricando su di loro gli oneri previdenziali dei lavoratori), false fatturazioni, e crediti d’imposta inesistenti, in parte relativi alla formazione del personale finanziata con risorse del Pnrr. Così due società di trasporti parmensi, con sede legale a Fontevivo e unità locali anche a Reggio Emilia, avrebbero sottratto al fisco 1,1 milioni dal 2015 al 2022.

Le fiamme gialle di Parma, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni equivalenti disposto dal Gip su richiesta della Procura. Nell’inchiesta sono coinvolte cinque persone fisiche, tra cui un commercialista con studio a Parma e un consulente del lavoro con sede a Salerno ma operante nella città ducale, entrambi già coinvolti in precedenti indagini in materia di reati tributari relativi alla la creazione di crediti fiscali inesistenti. Secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle sarebbero state emesse nel periodo considerato false fatture per 3,5 milioni.

Un’altra contestazione rivolta agli indagati riguarda alcune ipotesi di indebita compensazione di crediti fiscali fittizi per un ammontare di oltre 147.000 euro per quanto riguarda il commercialista. L’uomo avrebbe alterato le dichiarazioni dei redditi di alcune società per ottenerli. Il consulente del lavoro è invece accusato di aver maturato indebiti vantaggi fiscali – per quasi 93.000 euro – abusando degli incentivi che lo Stato eroga alle imprese per la formazione e l’aggiornamento del proprio personale nel settore delle tecnologie, come previsto dal “piano nazionale industria 4.0” finanziato da Pnrr.

Nello specifico il professionista avrebbe dichiarato lo svolgimento di corsi di formazione che non si sono in realtà mai tenuti. Infine, al rappresentante legale e all’amministratore di fatto di una delle due società di trasporto è contestato l’omesso versamento dell’Iva per 310.000 I militari della Gdf hanno eseguito perquisizioni a Parma, Reggio Emilia, Salerno, Caserta, Fidenza, Fontevivo e Collecchio, mettendo al momento i sigilli a sei appartamenti (quattro ubicati nel Comune di Fidenza e due siti nelle province di Caserta e Salerno), una Maserati e disponibilità finanziarie per più di 580.000 euro.