Comitati uniti contro le antenne: ora sono in migliaia

11 dicembre 2023 | 17:27
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Comitati uniti contro le antenne: ora sono in migliaia

Scrivono i cittadini: “Reggio è già ampiamente coperta ma i gestori, con le loro nuove antenne, vogliono solo aumentare i loro profitti”

REGGIO EMILIA – I rappresentanti di sei comitati reggiani, che hanno intrapreso mozioni popolari o azioni legali contro il Comune che ha l’ultima parola sull’autorizzazione delle installazioni di nuove antenne per la telefonia, si sono uniti contro la collocazione indiscriminata di questi ripetitori nel nostro capoluogo. Sempre più di frequente accade che, all’improvviso, la gente si trovi antenne vicino a casa senza che il Comune abbia intrapreso, con i cittadini della zona, il minimo processo partecipativo.

Scrivono i cittadini dei comitati: “Reggio è già ampiamente coperta ma i gestori, con le loro nuove antenne, vogliono solo aumentare i loro profitti. Chi ci rimette, invece, in salute e in soldoni, perché è innegabile che le abitazioni dei dintorni si svalutino, sono tutti gli altri”. Questi sei comitati, che hanno raccolto singolarmente centinaia di firme, ora faranno fronte comune e i cittadini che pretenderanno una gestione migliore da parte dell’amministrazione in questo settore saranno migliaia.

Massimo Cocconcelli, di via Filzi, dice: “È inammissibile che un’amministrazione imponga dei diktat su tematiche così importanti, senza coinvolgere la cittadinanza. Siamo cittadini, non sudditi”. Gli fa eco Michele Lagano di San Prospero Strinati: “Colpisce il divario generazionale, tra la classe politica di ieri e gli amministratori di oggi. Renzo Bonazzi, Cesare Campioli e Ugo Benassi, dotati di un forte senso della comunità, furono protagonisti di un’epoca storica che ha saputo coniugare la politica, la conoscenza e la responsabilità, in modo esemplare. Gli amministratori odierni, al contrario, hanno amministrato con spirito impiegatizio e burocratico, rigettando completamente l’assunzione di ogni principio di responsabilità. Forti con i deboli, deboli con i forti”.

Anna Paola Ferrari di via Gozzano aggiunge: “Il Comitato ha imparato dalla vicenda della antenna, ‘ereditata’ da altra postazione che, per l’amministrazione comunale di Reggio Emilia, esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Scelte politiche infelici che penalizzano alcuni cittadini e danneggiano irrimediabilmente una parte della città di elevato valore paesaggistico. Una cecità che non permette di raccogliere gli inviti a collaborare per trovare soluzioni condivise e alternative che pure sono state proposte”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche  Barbara e Federica di via Terrachini, Mauro di via Assalini e l’avvocato Elena Dall’Olio di via Plauto.